BRINDISI- (Da IL7 Magazine) Oltre cinquanta rapine da gennaio a novembre, almeno una quarantina concentrate nei primi sei mesi dell’anno, dieci sparatorie in due mesi, per non contare le denunce per violenze, estorsioni, furti e la miriade di auto bruciate ogni notte lo raccontano anche i dati raccolti dal dipartimento di statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma , Brindisi occupa il 63esimo posto nella classifica finale sul tasso di criminalità nelle città italiane redatta per l’anno 2017. Brindisi occupa il 63esimo posto su di una graduatoria di 110 città prese a campione con una preoccupante notizia: scende di 9 posizioni rispetto al 2016 quando occupava la 54esima posizione. La graduatoria sul tasso di criminalità è inserita in un report che analizza la qualità della vita nelle città italiane curata , come detto, dal dipartimento di statistiche economiche dell’Università La Sapienza di Roma per ItaliaOggi, con il supporto di Cattolica Assicurazioni. Dal 2013 molti indicatori sono tratti dall’Indagine sulla qualità dell’ambiente urbano pubblicata dall’Istat, che presenta un maggiore dettaglio territoriale, e da altre indagini pubblicate dall’istituto di statistica dell’Università La Sapienza. “In tema di criminalità la situazione è comune e come sempre estremamente preoccupante- si legge nel report- tutte le aree urbane analizzate si classificano ben oltre l’ottantesimo posto”. Insomma più ci addentriamo nei centri urbanizzati e più cresce il tasso della criminalità. Brindisi attestandosi al 63esimo posto, per dirla tutta, fa una brutta figura anche rispetto alle cugine Lecce e Taranto, dove Lecce si attesta al 33esimo posto mentre Taranto al 28esimo.
L’analisi, però, entra nel dettaglio quando si esamina l’incidenza del tasso della criminalità in base ai reati. La città di Brindisi occupa il 60esimo posto quando si parla dei reati contro la persona, un dato in ascesa rispetto al 2016 quando occupava la 49esima postazione. La classifica migliora, invece quando si parla di omicidi e tentati omicidi, la statistica rivela che Brindisi è al 30esimo posto per gli omicidi volontari e al 25esimo posto per i tentati omicidi. Il calcolo sarebbe stato fatto sulla base dei 100mila abitanti. In pratica se si considera i dati del 2016 a Brindisi si uccide meno che in passato, lo scorso anno infatti il capoluogo messapico occupava il 69esimo posto per quanto riguarda gli omicidi volontari e l’83esimo posto per quanto riguarda i tentati omicidi. E’ evidente che il dato che fa riflettere maggiormente è quello dei tentati omicidi, dove Brindisi ha scalato 58 posizioni. Tutto questo a fronte degli ultimi fatti di cronaca che invece fotografano una realtà preoccupante, la lunga scia di sparatorie per futili motivi rivela che i brindisini ricorrono spesso all’uso delle armi per regolare le situazioni scomode, le indagini delle forze dell’ordine hanno evidenziato la facilità con la quale anche la micro criminalità reperisce di armi. Il dato è migliora anche quando si parla di lesioni dolose e percosse, dalla 31esima posizione del 2016 Brindisi passa al 22esimo posto. Quando si parla di lesioni e percosse non si può fare a meno di pensare alle violenze domestiche, i dati elaborati dall’istituto di statistica si basano essenzialmente sulle denunce e sugli atti ufficiali. Nella realtà la situazione potrebbe essere molto più grave, le violenze e le molestie soprattutto nei confronti delle donne sono molte di più e lo si evince dalle segnalazioni che giungono in questura. Ogni notte una pattuglia della polizia o dei carabinieri interviene per sedare una lite domestica o un aggressione in famiglia ma alla segnalazione quasi mai segue una denuncia. Gli stessi istituti e centri antiviolenza parlano di un numero imprecisato di casi di percosse e violenza sulle donne che non vengano registrati dalle forze dell’ordine. Traffico di sostanze stupefacenti è uno dei tanti parametri analizzati nella classifica sul tasso della criminalità. Brindisi ha una posizione a dir poco strategica nel traffico internazionale delle sostanze stupefacenti. Sulle coste arrivano quintali di marijuana, i sequestri operati dalla guardia di finanza sono solo una parte dei carichi che arrivano dalla Grecia e dall’Albania, a questo poi si aggiunge il mercato al dettaglio. Ebbene a fronte di tutto questo Brindisi nella classifica sul traffico delle sostanze stupefacenti occupa il 102esimo posto, scende di 12 posizioni rispetto allo scorso anno quando occupava il 90esimo posto. Resta tra i primi venti, invece quando si parla di prostituzione, la situazione è leggermente peggiorata rispetto al 2016, “il mestiere più antico del mondo” continua ad essere il più gettonato, per questo Brindisi merita il 16esimo posto perdendo 9 posizioni in un anno.
Le rapine sono ancora un tasto dolente, per rapine in banca e ai danni degli uffici postali Brindisi passa dal 35esimo posto dello scorso anno al 60esimo posto , un risultato che rispecchia l’allarme che si è scatenato negli ultimi mesi. Non ci sono, invece grandi cambiamenti, e qui ce ne siamo accorti, sulle rapine in altri luoghi, il report le definisce “altre rapine”. Quest’anno Brindisi occupa l’83esimo posto salendo di tre posizioni rispetto al 2016 quando invece occupava l’86esimo posto.
Per chiudere c’è un reato su tutti che consente alla città di Brindisi di scalare la classifica ed è quello della truffa. Quest’anno truffe e frodi sono diminuite, vittime soprattutto gli anziani e gli internauti che incautamente fanno acquisti in rete hanno imparato a difendersi. Brindisi per questo merita il 21esimo posto, un’ascesa rispetto lo scorso anno quando occupava il 60esimo posto.
Lucia Pezzuto per IL7 Magazine
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