BRINDISI- Sono sempre di più le zone della città anche centrali che “ospitano” i “senza dimora”. Sistemazioni di fortuna dove consumare un pasto, se disponibile, curare l’igiene, quando possibile, e riposare sotto gli sguardi indifferenti colpevolmente distratti di migliaia di passanti e delle istituzioni che non muovono un dito per porre fine a situazioni che con l’umanità, l’accoglienza e la solidarietà hanno ben poco da spartire. Da settimane nei pressi della centralissima piazza Crispi, a ridosso di uno degli alberghi più rinomati in città, un intero nucleo famigliare ha trovato riparo sotto una balconata. A pochi isolati, in zone a rischio in quanto a ridosso di stabili dichiarati inagibili, diversi “senza dimora” hanno approntato sistemazioni di fortuna. Sempre in zona a testimoniare la presenza di qualcuno un cappotto a fare da segnaposto steso su una panchina. Immagini che fanno male, situazioni inaccettabili per una città Brindisi che ne ha fatto a giusta ragione dell’accoglienza un motivo di orgoglio. L’ADOC esprime preoccupazione e sdegno per ciò che è avvenuto sino ad ora e per ciò che sarà l’immediato futuro in considerazione delle temperature sempre più fredde ed il contestuale incremento dei numeri della pandemia che accentueranno ancor di più l’isolamento.”Riteniamo che alla pregevole attività della Caritas e delle associazioni di volontariato vada affinacata un’azione sinergica, più incisiva- dice l’Adoc- da parte delle istituzioni e la protezione civile sotto il coordinamento della Prefettura per rendere disponibili immobili in disuso nonchè strutture ricettive inattive per Covid. Siamo convinti, inoltre, che se coinvolta la città non rimarrà indifferente dinanzi le sofferenze del prossimo”.
BrindisiOggi
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