BRINDISI – Sono 35 i pazienti sospetti ricoverati al Perrino nei reparti dedicati che attendono di conoscere l’esito del tampone effettuato giorni fa. Tra questi anche la donna di Mesagne di 49 anni che ha effettuato il tampone il 18 marzo scorso. Trentacinque test dei quali non si conosce ancora il risultato nonostante siano passati numerosi giorni. I medici del Perrino sono infuriati dopo la notizia anche del paziente risultato positivo tra i ricoverati in Chirurgia generale. Pazienti che erano stati sottoposti al tampone dopo essere stati a contatto con i due medici positivi. Ma il risultato è arrivato solo dopo cinque giorni, un ritardo che non aiuta a bloccare il contagio in quanto questo paziente nel frattempo è stato in ospedale a contatto con altri medici e sanitari. Un paziente che aveva ben altre patologie. Lo stesso primario di Radioterapia Maurizio Portaluri su Facebook ha scritto: “Tamponi da fare in 6 ore come al Policlinico di Bari, se no non servono a niente se arrivano dopo 5 giorni”.
L’Ordine dei Medici di Brindisi con i sindacati sta sottoscrivendo un documento da inviare al presidente Emiliano ma anche alla Procura della Repubblica. Contestano la mancata attuazione delle linee guida emanate dalla Regione il 21 marzo nelle quali si prevede l’isolamento immediato con contumacia dei contatti stretti del caso accertato e la diagnosi con il prelievo del tampone degli operatori asintomatici al settimo giorno di quarantena prima della riammissione a lavoro. Questo significa che i sanitari, anche asintomatici, che sono stati a contatto con casi certi devono restare almeno sette giorni casa e possono tornare a lavoro dopo il settimo giorno solo dopo aver avuto l’esito negativo del tampone. Ma questo al momento non solo non sta accadendo, ma se i risultati tardano ad arrivare, ogni sforzo dei sanitari appare vano.
Lucia Portolano
Credo che nn ci vuole una scienza x sapere che chi é stato in contatto cn un positivo deve stare in 40ena? Diamo la colpa hai tamponi che arrivano in ritardo?
Oltre a dire emiliano! Sarebbe oggi decidere un medico che nn faccia politica !
Emiliano non ci considera, lo ha dimostrato tante volte