Trasferimento del dormitorio, le associazioni chiedono lumi alle amministrazioni

INTERVENTO/ Negli ultimi giorni, come purtroppo da anni periodicamente accade, si ritorna a diffondere a mezzo stampa la possibilità che le persone domiciliate al dormitorio (nelle tende adesso) di via provinciale San Vito siano spostate in un edificio in area rurale appositamente ristrutturato.

A chi ha affiancato gli ospiti del dormitorio negli anni trascorsi, sembrava infatti poco praticabile la soluzione delle tende nell’area antistante la struttura fatiscente per lo svolgimento dei lavori, ed infatti siamo, dopo spese e tempo impiegati maldestramente, di nuovo alla ricerca di soluzioni altre.

Le associazioni impegnate nella tutela dei migranti nel territorio provinciale ricordano di aver già contribuito negli anni numerose volte, su indicazione dell’Amministrazione comunale, a preparare con le persone che vivono al dormitorio un trasferimento consensuale, concordato sulla base di garanzie e prospettive, che poi puntualmente è stato annullato e le aspettative disattese.

Questa appare a tutti gli effetti una manovra per ghettizzare, isolare e allontanare queste persone dalla città, senza considerare le conseguenze del decentramento di lavoratori in zone scarsamente illuminate e mal collegate, quando solo un mese fa un altro ragazzo in bici è stato investito mentre rientrava al CARA dopo aver lavorato a Mesagne.

Le associazioni chiedono alle Amministrazioni competenti informazioni dettagliate in merito alla programmazione di questi spostamenti, anche mediante la convocazione di tavoli territoriali che sarebbe opportuni riunire periodicamente, e che in questo caso precisino:

Quando è previsto il trasferimento? Dove? In quale struttura?

Per quanto tempo e con quali conseguenze per le persone?

In quali condizioni? Quante stanze, quante persone per stanza? Quanti Bagni?

Con quali servizi di prossimità? Per tutti o per alcuni?

Con quali collegamenti con la città?

 

Si associano quindi alle richieste della Comunità africana e della Flai Cgil in merito alla necessità di considerare le esigenze legate agli impegni di lavoro delle persone migranti e cercare soluzioni adeguate e concordate con loro per il miglioramento delle loro condizioni di vita.

 

Forum per Cambiare l’ordine delle cose della provincia di Brindisi e singole associazioni aderenti

ODV Mesagne Bene Comune-Emergency Gruppo Territoriale Provincia di Brindisi- Cobas Brindisi-ANPI Vincenzo Gigante Brindisi- Comunità africana Brindisi e provincia- CGIL Brindisi- Associazione Compagni di strada- Associazione Migrantes Brindisi- Associazione Smiling Coast of Africa- Associazione Origens ETS- Circolo ARCI Community Hub APS Brindisi- Associazione Voci della Terra- La Collettiva TransFemminista Queer Brindisi- Associazione Salute Pubblica Brindisi- Coordinamento Provinciale Libera Brindisi- Arci Brindisi- CIR Consiglio Italiano per i Rifugiati- Associazione Cittadini del Mondo APS- Brindisi Bene Comune.

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