BRINDISI- Trasferimento del Centro Ricerca Enel, insorgono i sindacati.
La CGIL e la Filctem di Brindisi contrari alla decisione assunta da Enel hanno invitano le istituzioni, i parlamentari del territorio ed i candidati sindaco a prendere posizione su una scelta che dicono “rischia di impoverire l’idea complessiva di uno sviluppo sostenibile nel campo energetico e nel settore industriale in generale, con conseguenti ulteriori effetti negativi sullo scenario territoriale”.
“Uno scenario, già gravato da una pesante situazione di crisi socio-economica e all’interno del quale le grandi aziende, anche quelle del settore elettrico- concludono i sindacati- invece di smobilitare, dovrebbero investire per offrire nuove e innovative opportunità produttive che possano contribuire allo sviluppo e al rilancio occupazionale del territorio brindisino”.
Che roba! Mentre da una parte i tromboni della politica barese, locale e nazionale si sciacquano la bocca con paroloni ” ricerca..sviluppo..sostenibilità..” ( e non sanno neanche di cosa si tratta), uno dei più grandi carrozzoni di Stato smobilita . E smobilita dopo aver succhiato ben bene le risorse del territorio. Anzi no, diciamo meglio: dopo che una sequela di mascalzoni, farabutti e corrotti , allocati nella politica, nell’amministrazione e nelle istituzioni locali nel corso degli ultimi 20- 25 anni, ha permesso a questo carrozzone di inquinare e asfaltare uno dei più bei territori d’Italia E ora i sindacati fanno sentire i loro “formalissimi” belati.Dove erano loro ed i cosiddetti “difensori” del territorio quando lo scempio si perpetrava? E’ finita ragazzi, ci stanno mollando tutti…ma proprio tutti.