Tragedia in una casa a Brindisi, un 27enne ammazza il padre , il giovane: “stavo difendendo mio fratello”

BRINDISI- Una lite in famiglia finisce in tragedia. Il figlio ammazza il padre con una coltellata alla pancia. E’ accaduto ieri sera intorno alle 23,30 in un appartamento delle palazzine popolari in via Favia ai Cappuccini. Un ragazzo di 27 anni, Antonio Tafuro, è in stato di fermo. Gli agenti della Squadra mobile erano nelle vicinanze dell’abitazione quando hanno sentito le urla della madre. Si sono precipitati sul posto, ma per il 50enne Franco Tafuro non c’è stato nulla da fare, il coltello aveva colpito l’aorta. L’uomo è morto subito dopo il trasporto in ospedale.  E’ stato trovato dai poliziotti fuori dall’abitazione vicino al posto auto dove si attendeva l’arrivo dell’ambulanza. In casa c’era anche la moglie e gli altri due figli della vittima. La lite è scaturita per futili motivi. L’aggressore ha raccontato al pubblico ministero alla presenza del suo avvocato Daniela D’amuri di aver solo difeso il fratello più piccolo, di 14 anni.

Secondo la versione del 25enne pare che la lite sia stata prima tra il padre e il 14enne, il ragazzino non voleva dormire con lui perchè infastidito dalla luce del telefonino dell’uomo. In casa la famiglia non aveva energia elettrica. Sempre secondo il raccolto di Antonio Tafuro il padre si sarebbe alzato dal letto e sarebbe andato in cucina per prendere qualcosa,  forse per aggredire il figlio più piccolo.  E qui che sarebbe intervenuto il fratello  più grande. Ci sarebbe stata una colluttazione poi la coltellata. Un momento convulso, la versione degli altri familiari è alquanto imprecisa. Era buio e non c’era luce.

La polizia si trovava già nella zona intervenuta all’ennessima sparatoria degli ultimi giorni. Un uomo, Loriano Marraza di 26 anni, è stato ferito a colpi di arma da fuoco ad una gamba.   Ma i due episodi sono scollegati.

Lunedì ci sarà l’autopsia sul corpo dell’uomo

 

BrindisiOggi

 

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