TRENTO- La città di Brindisi base strategica del traffico internazionale del contrabbando. Dalla Polonia in Italia per rifornire il mercato, è quanto hanno scoperto le fiamme gialle di Trento nell’ambito di una vasta operazione su tutto il territorio nazionale. Sei anni di indagine che attraverso due operazioni “ALARICO”1 e “NIEDERMANN”2 hanno portato a smantellare una rete composta da cinque organizzazioni criminali, italiane ed estere, dedite al contrabbando di sigarette. 530.000 stecche di tabacchi lavorati esteri sono state sequestrate , in pratica 106 tonnellate di sigarette per un valore di 27 milioni di euro. Il traffico partiva dall’Est Europa e dalla Grecia per arrivare in Italia attraverso i valichi del Brennero, San Candido, Tarvisio e Trieste ed i porti di Ancona, Bari e Brindisi, per essere destinati al mercato clandestino nazionale.
Il traffico illegale avrebbe creato all’Erario un danno accertato per quasi 21 milioni di euro, per I.V.A., imposte di consumo e dazi doganali evasi, nonché sanzioni elevate per 2,5 miliardi.
Nel corso delle indagini, in flagranza di reato, sono stati effettuati 88 arresti, sequestrati 16,5 tonnellate di sigarette e 60 mezzi di trasporto, del valore di quasi un milione di euro, oltre ad un magazzino e materiale “di copertura” per alcune centinaia di migliaia di euro. All’esito delle indagini, sono state denunciate complessivamente 301 persone di nazionalità italiana, greca, tedesca, russa, ucraina, polacca, moldava, kazaka, bulgara, magiara, lettone, lituana, argentina, rumena e slovacca.
Le sigarette arrivavano in Italia nascoste a bordo di autoarticolati ed autoveicoli ma anche ambulanze e camper, sui quali erano stati asportati parte degli interni (sedili ed altro) o realizzati doppi fondi e carichi di copertura. In alcuni casi, le sigarette erano occultate all’interno di finestre, porte e persino rotoli di moquette nonché costosi pannelli solari.
BrindisiOggi
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