CAROVIGNO- Assemblea dei soci del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, composta dai Comuni di Brindisi e Carovigno e dal WWF. Nell’ambito dell’incontro, le parti hanno proceduto con la nomina del consigliere di Amministrazione, individuata nella persona dell’avvocato Luigi Nicolì, esperto in diritto amministrativo e del lavoro.
Vari i punti all’ordine del giorno presi in esame.
Primo punto. La variazione del bilancio previsionale 2018, necessaria per il surplus di entrate registrate nell’anno in corso, derivanti dall’ottenimento di finanziamenti per progetti elaborati dal Consorzio e dalla buona riuscita dei servizi gestiti dallo stesso ente. Tale risultato di governance efficiente è confermato dalla posizione ottenuta dall’Area Marina Protetta di Torre Guaceto nell’ambito della graduatoria utilizzata dal Ministero dell’Ambiente per il riparto dei finanziamenti annuali, chiamata SoDECRI, che tiene conto dei risultati ottenuti nell’ambito della Tutela dell’Area Marina, della gestione dell’impatto antropico e dell’efficienza gestionale; l’AMP si è infatti classificata 4° su 26. È stato deciso che le somme ricavate dalla conduzione dell’area parcheggio e del lido a Punta Penna Grossa saranno utilizzate per le attività di tutela di Torre Guaceto.
Nello specifico, è stato prevista, approvata e già realizzata, la bonifica di un’area in zona SIC “Torre Guaceto-Macchia San Giovanni”, nella quale il Consorzio sta portando avanti un progetto di ingegneria naturalistica per il rimboschimento, e nella quale ignoti hanno scaricato materiale di risulta che analisi ordinate dal Consorzio, hanno rivelato contenere amianto. Pur essendo questa area di proprietà del Comune di Carovigno, l’ente gestore ha dato incarico ad una ditta specializzata che, nelle scorse ore, ha ripulito la zona. Secondo punto.
I soci hanno deliberato di procedere con i servizi inerenti il servizio parcheggio ed il lido attrezzato anche per l’estate 2019, stagione per la quale, i Comuni di Brindisi e Carovigno hanno stabilito di finanziare, come di competenza, la pulizia delle spiagge, i servizi minimi agli utenti presso Punta Penna Grossa e l’assistenza agli utenti diversamente abili come il trasporto dall’area parcheggio del Consorzio al lido attrezzato, a bordo di mezzi idonei e, qui, l’assistenza h12 da parte di un’unità specializzata.
Terzo punto. È stato aggiornato il regolamento dell’Area Marina Protetta. In questo ambito, è stata normata l’attività di visite guidate in Riserva con la definizione del profilo della guida turistica che, ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione all’attività da parte del Consorzio, dovrà dimostrare di essere iscritta allo specifico albo regionale e di aver seguito un corso professionalizzate. Ciò perché è premura dell’ente gestore che le guide (volto della Riserva presso l’utenza), siano in possesso degli strumenti adeguati a trasmettere i valori di Torre Guaceto ai fruitori.
È stata messa a punto, inoltre, la procedura necessaria per il sorvolo dei droni in Riserva, fenomeno sempre più diffuso e pressoché assente alla data di redazione del vecchio regolamento, risalente al 2009. Chiunque vorrà utilizzare lo strumento all’interno dell’area protetta dovrà chiedere apposita autorizzazione al Consorzio. Ciò perché, considerato che nessuno può alzare in volo un drone senza aver preventivamente ottenuto autorizzazione dall’ente preposto al controllo aereo, il movimento di macchine di questo tipo potrebbe danneggiare gli habitat presenti a Torre Guaceto e gli animali che qui trovano rifugio.
Ulteriori aggiornamenti riguardano l’introduzione dell’attività di ittiturismo. Potranno svolgere visite guidate nella Riserva marina i pescatori professionisti che già operano all’interno di Torre Guaceto e a bordo delle proprie imbarcazioni, a patto che queste siano dotate di motore elettrico. la modifica del regolamento permetterà di favorire lo sviluppo economico di Torre Guaceto a favore dei piccoli pescatori di Carovigno e di ridurre l’impatto antropico sulla AMP. I pescatori, infatti, settimana per settimana, dovranno decidere se svolgere una visita guidata o una battuta in mare. Così verrà ridotto ulteriormente lo “sforzo di pesca” della Riserva.
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