CAROVIGNO- Il 2020 si chiude con un grande successo per la riserva di Torre Guaceto. Grazie ai fondi ricavati dai servizi resi ai turisti, il Consorzio di Gestione potenzierà il centro recupero tartarughe marine, riconoscerà incentivi agli agricoltori dell’area protetta, aumenterà il livello di biodiversità dell’area boschiva.
Si è appena tenuta l’ultima riunione dell’assemblea dell’ente parco, nell’ambito della quale i soci hanno approvato la variazione del bilancio preventivo relativo all’annualità che va concludendosi.
In buona sostanza, come tutti gli enti, ogni anno, il Consorzio redige un piano con il quale ipotizza quali saranno le somme che potrà impiegare nelle attività di tutela e promozione della riserva. In base alla previsione, programma i propri interventi.
E, buona nuova, le risorse ottenute attraverso i progetti ideati e poi finanziati da enti terzi per azioni di protezione specifiche e, soprattutto, con la buona gestione dei servizi turistici estivi, sono risultate essere superiori a quanto previsto.
Nel 2020, la governance della riserva ha condotto ad un bilancio straordinariamente positivo ed ora l’area protetta potrà godere concretamente degli sforzi profusi nell’ambito gestionale. Sono tanti i progetti già redatti dal Consorzio che prenderanno forma nell’ambito del 2021, non appena si concluderà l’iter burocratico relativo a ciascuna procedura, ma soprattutto, potranno essere messe in campo azioni che l’ente non immaginava di poter realizzare a stretto giro.
In sintesi, grazie ai proventi della gestione dell’area parcheggio a servizio della riserva e del lido che il Consorzio allestisce ogni anno presso la spiaggia di Punta Penna Grossa, l’ente potenzierà il centro recupero tartarughe marine, aumenterà il livello di biodiversità dell’area boschiva, riconoscerà incentivi agli agricoltori dell’area protetta.
Tre macro aree di intervento che condurranno innanzitutto a rendere sempre più performanti le cure che l’ente riserva agli animali marini che soccorre, e, secondariamente, a tutelare con più forza la vita della fauna selvatica che popola la zona A della riserva terreste attraverso azioni di ingegneria naturalistica che permetteranno di aumentare il livello di biodiversità presente nella lecceta, l’area boschiva.
Ma Torre Guaceto non è fatta solo dalla zona naturalistica, famosa per le sue spiagge, la palude e la macchia, è anche tanto territorio agricolo. Per questo, il Consorzio ha stabilito di riconoscere incentivi economici agli agricoltori che bloccheranno un anno le proprie attività nelle aree più vicine alla zona naturalistica. In questo modo, i terreni potranno “riposare” e ricostituirsi, diminuirà drasticamente l’impatto antropico esercitato sulla riserva dalle attività agricole ed i contadini non perderanno i propri guadagni.
Tutto questo sarà realizzato grazie agli utenti che ogni estate vivono responsabilmente Torre Guaceto e fruiscono dei servizi resi dall’ente gestore della riserva.
“In un periodo difficile come quello attuale – ha commentato il presidente del Consorzio, Corrado Tarantino -, chiudere l’anno con un bilancio tanto positivo da aver superato anche le nostre più rosee aspettative non può che inorgoglirci. Ciò non solo perché otteniamo l’ennesima riprova della qualità della gestione che conduciamo, ma soprattutto perché grazie alle somme ottenute potremo fare del bene alla nostra amata Torre Guaceto e agli agricoltori. Il nostro lavoro ha ottenuto il plauso dei soci dell’ente, ne siamo felici”.
BrindisiOggi
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