BRINDISI- Sono rientrati a Brindisi questa mattina intorno alle nove 48 dei 237 passeggeri del traghetto Euroferry Olympia, andato in fiamme la notte tra giovedì e venerdì a largo della costa greca. I naufraghi sono sbarcati nel porto di Costa Morena dopo aver affrontato il viaggio di ritorno a bordo della Florencia. Erano tutti molto provati ed il racconto di quella notte da incubo è ancora vivo nei loro occhi. “Faccio questo mestiere da sempre- ha raccontato un autotrasportatore che nell’incendio ha perso il suo camion con tutta la merce- non mi era mai capitata una cosa del genere. Ho avuto tanta paura, paura di non uscirne vivo. Io dormivo in cabina ma alcuni miei colleghi erano sotto la stiva, ora risultano dispersi ma secondo me non torneranno più”. Un racconto drammatico, le autorità riferiscono che risultano dispersi almeno una decina di persone e queste potrebbero essere proprio quegli autotrasportatori che erano rimasti a dormire sui loro mezzi anche se per legge è vietato. “C’erano donne e bambini, anche molto piccoli- dice un altro testimone- abbiamo dato a loro la precedenza per salire sulle scialuppe . Ma eravamo tanti, troppi, perché due lance erano inagibili, il fuoco le aveva danneggiate così tutti ci siamo dovuti arrangiare e salire su quelle che avevamo a disposizione. Poi era buio, eravamo in balia delle onde fino a quando non sono arrivate le motovedette della Guardia di Finanza”. I soccorsi sono stati coordinati dalla Marina greca e dalle Capitanerie di Porto riunite del Comando di Roma con il supporto della Guardia di Finanza italiana. Grazie a loro tutti i naufraghi sono stati tratti in salvo. “Siamo stanchi- dice un altro passeggero- voglio solo riabbracciare la mia famiglia e dimenticare quello che è successo”.
Sull’incidente ora è stata aperta una inchiesta anche il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, che questa mattina era sulla banchina ad accogliere i naufraghi ha detto: “Abbiamo bisogno di sapere cosa è successo, che si faccia chiarezza. Ogni anno da nostro porto partono migliaia di turisti , noi dobbiamo essere certi che viaggiano in sicurezza”.
Anche il comandante Fabrizio Coke della capitaneria di Porto era a Costa Morena: “Le operazioni di salvataggio non sono state semplici ma abbiamo lavorato in stretta sinergia con le autorità greche. Ora si continua perché all’appello mancano delle persone”.
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