BRINDISI – (da Il7 Magazine) Era andata a Londra immaginando un futuro ma ha deciso di tornare a casa e realizzare il suo sogno proprio qui a Brindisi. Questa è la storia di Alberta Gioia, una ragazza di 28 anni, che sta dando vita, proprio qui, nella sua città, alla sua passione: aprire una bottega sartoriale e realizzare costumi da bagno. “Ho sempre avuto i cassetti pieni di costumi- racconta Alberta- sono sempre stata ossessionata, ne ho tantissimi ma mai mi sarei aspettata che un giorno li avrei realizzati io stessa. Io che sino a qualche anno fa non sapevo neppure tenere in mano un ago”.
Alberta Gioia è una giovane donna ma non le manca lo spirito di intraprendenza. Ha fantasia ed estro ma la cosa più importante è che ha deciso di investire tutto questo sul suo territorio, pur avendo avuto l’opportunità di viaggiare ha scelto Brindisi, la sua città natale, per dare vita a questo sogno.
Alberta è una bella ragazza, intelligente e colta. Laureata in lingue nel 2016, subito dopo aver conseguito il titolo di studio si è trasferita a Londra dove ha frequentato un corso per organizzatrice di eventi.
“Ho lavorato per un’agenzia molto prestigiosa, in particolare si occupavano di wedding planer. E’ una di quelle agenzie che non fa molta pubblicità, non ne ha bisogno. Lavora con il passaparola, eppure i suoi clienti sono tutti personaggi famosi, vip. Tanto per citarne uno, questa agenzia ha organizzato il matrimonio di George Clooney -racconta Alberta- Sono stata sei mesi a Londra. Io sono partita con la convinzione di fare esperienza in Inghilterra, di imparare qualcosa. Ho sempre pensato che avrei lavorato in quel campo anche se per mantenermi ho fatto tanti altri lavoretti”.
Tutto sembra procedere in quella direzione ma ad un certo punto Alberta capisce che non vuol vivere lontano dalla sua città e decide di tornare. “ Dopo un po’ sono tornata a casa. Ho provato a mettere in pratica quello che avevo imparato a Londra. Ma Brindisi non è Londra, è tutta un’altra realtà. Nel frattempo facevo altri lavori. Era uno di quei periodi un po’ così- dice- Un giorno ero in camera mia e chiacchieravo con mia madre, lei mi faceva notare il disordine e in particolare quel cassetto pieno di costumi da bagno e lei mi disse : “ma perché invece di comprare tutti questi costumi non te li fai da sola?” . Io sinceramente non me lo aspettavo, ero incredula. Proprio io che non sapevo neppure infilare il filo nella cruna di un ago. Poi mia madre un giorno andò in merceria e sentì un ragazzo parlare di una scuola , di una sartoria e si fece dare il numero. Per mesi non ho considerato quel numero, è rimasto in casa ma non ho pensato minimamente di chiamare, pensavo che proprio io non ne sarei stata capace, io che all’epoca avevo 26 anni e non avevo mai cucito nulla in vita mia, figurati, mi dicevo, se potevo imparare ora che ero adulta”.
Il tempo passa ma Alberta continua a pensare alle parole di sua mamma sino a quando un giorno decide di mettersi in gioco.
“Dopo due mesi mi sono decisa a prendere in mano il telefono e chiamare- dice Alberta- Ho incontrato quel ragazzo aveva dato i numero a mia madre in un bar, abbiamo fatto una lunga chiacchierata. E’ stato lui a parlarmi di questa scuola. Io non ci credevo più di tanto anche se gli altri mi dicevano di provare. Così mi sono iscritta”.
Questo per Alberta è stato il primo passo verso quel sogno che oggi sta diventando realtà. “ Questa scuola si trova a Mesagne, dapprima ho fatto una lezione prova, ma sin da subito ha acceso il mio entusiasmo. Qui si insegna a cucire, si insegna il lavoro di sartoria. Ho cominciato a seguire le lezioni e così sono trascorsi i mesi e poi anche gli anni. Ho imparato a cucire ma ho scelto di realizzare solo i costumi, era quello che mi interessava”.
Alberta ha le idee chiare, sa cosa vuole fare. Ama la moda ed in particolare quei famosi costumi da bagno che ancora oggi affollano i cassetti del suo armadio.
“Ho iniziato così, io disegno i costumi e li realizzo. Io scelgo e compro la stoffa , vado a Lecce, a Bari- dice con entusiasmo- Do sfogo alla mia fantasia, sono modelli unici. I primi costumi li ho realizzati per me e le mie amiche. Ho una sorellina piccola, li ho cuciti anche per lei. La mia famiglia mi ha sostenuto tanto . All’inizio è rimasto tutto nella cerchia dei conoscenti. Mio padre, alla fine, che ha uno spirito imprenditoriale, dopo i primi riscontri positivi mi ha spinta ad investire in un’attività vera e propria”.
Il sogno ha cominciato così a prendere forma, con il sostegno della sua famiglia questa giovane ragazza si è trasformata in una imprenditrice. “ Abbiamo pensato di intercettare i finanziamenti regionali, quelli destinati ai giovani. Con l’aiuto del mio consulente finanziario e con quello della mia insegnante Jole Silla, che mi ha spinta a non mollare, mia ha insegnato a come approcciarmi a questo mondo che per me era sconosciuto, oggi sono pronta ad aprire la mia sartoria”. Il sogno di Alberta è a un passo dal diventare realtà, un laboratorio sartoriale di costumi che produrrà pezzi unici ed esclusivi.
“Il mio sarà un laboratorio sartoriale , si troverà nel centro storico di Brindisi, in via Bastioni Carlo V, nei pressi della Camera di Commercio. Si chiamerà “Gioia Beach Wear”, questo è mio marchio. Lo sto registrando. Sarà un laboratorio chiuso al pubblico. Non sarà un negozio dove la gente entra e magari mi chiede di fare delle modifiche ai propri costumi. Qui sarò io a realizzare tutto, saranno capi unici, cuciti anche su misura in base alle esigenze delle clienti- conclude Alberta- Oggi molte donne hanno difficoltà a trovare un capo che le vesta perfettamente. Molte donne si devono adattare a quello che il mercato offre. Pensiamo che la maggior parte delle persone non ha misure da modella ma vorrebbe ugualmente sentirsi a proprio agio con un capo che veste bene e che al tempo stesso sia di moda, carino, sfizioso. Io posso fare tutto questo”.
Lucia Pezzuto
per il7 Magazine
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