BRINDISI- Le polemiche intorno al Brindisi Soccer non cessano mai: dopo le ultime dichiarazioni di Vito Tisci, con il presidente della Figc Puglia che più volte ha ribadito l’obbligo per questa nuova società di dover ripartire dalla Terza Categoria, l’ambiente si è fatto ancora più rovente. Nessuno vorrebbe ripartire così in basso, tant’è che potrebbe esserci una via d’uscita rappresentata dall’acquisto del titolo sportivo dall’Hellas Taranto, club che ha ottenuto la salvezza nel campionato di Eccellenza in questa stagione e che sarebbe disposta a trattare con il Brindisi. La trattativa al momento non esiste, ma pare ci siano stati dei contatti preliminari per avviare una fase di acquisizione che potrebbe concretizzarsi già nei prossimi giorni con un immediato summit: è necessario infatti chiarire questa situazione entro il 30 giugno e occorre quindi la massima velocità. Agli inizi di luglio, poi, verranno resi noti le prime decisioni e le prime bozze dei raggruppamenti e cambiare qualcosa potrebbe realmente rivelarsi difficile. L’unico nodo da scogliere, al momento, riguarderebbe la figura di Gianni Occhinegro, presidente dall’Hellas Taranto, che vorrebbe avere un ruolo nella società del Brindisi Soccer.
Ciò che deve far riflettere è, però, l’atmosfera quasi surreale che si è creata in città fin dalla nascita di questo nuovo sodalizio. Da subito si è evidenziata una profonda spaccatura sia all’interno della città, sia all’interno della tifoseria. Se da un lato la Curva Sud Michele Stasi ha più volte annunciato il pieno supporto al progetto guidato dalla manager brianzola Maria Raffaella Napolitano, una buona parte di sostenitori continua a essere dalla parte dell’Asd Brindisi elogiandone soprattutto la famigerata “brindisinità” più volte decantata nelle ultime esperienze, disastrose, che hanno visto protagonista il calcio brindisino. Il paradosso è eclatante: Brindisi passerebbe da un anno senza una squadra di calcio a un anno con addirittura due realtà all’apparenza solide e con obiettivi simili ma, concretamente, così diverse. Non c’è da sottovalutare, poi, il rischio di entrare in conflitto, più che in competizione, l’una con l’altra.
Ancora pochi giorni e il futuro della Brindisi calcistica potrà delinearsi del tutto. A breve ulteriori aggiornamenti, la città intera resta in fermento. Brindisi sogna di poter ripartire. Questa volta, davvero.
Antonio Solazzo
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