In Terapia Intensiva al Perrino al momento solo due pazienti positivi, ma servono più barelle da isolamento

BRINDISI – Parte una riorganizzazione straordinaria nei presidi sanitari della Asl di Brindisi. Al momento quando sono le ore 13 del 14 marzo ci sono solo due ricoverati risultati positivi al Coravirus nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Perrino di Brindisi. Si tratta di un ragazzo di 33 anni, che ad oggi sta meglio, e un anziano le quali condizioni sono preoccupanti. Sono tutti casi rientrati nei 20 ufficializzati sino a ieri dalla Regione Puglia. Al Perrino sono ricoverati altri pazienti risultati positivi, ma disposti in altri reparti in isolamento.

In Terapia intensiva ci sono 16 posti letto, di cui 8 a disposizione per i malati di Covid 19, gli altri sono destinati per pazienti con altre patologie. Ci sono comunque altri quattro posti letto, sempre con i dispositivi di terapia intensiva, nel reparto Malattie infettive, e a breve si pensa di attivarli anche nelle sale operatorie del Perrino. Posti letto di Terapia Intensiva si stanno allestendo all’ospedale Francavilla Fontana e se saranno necessari saranno allocati anche ad Ostuni.

Secondo le nuove disposizioni della ASL da lunedì 16 marzo ci sarà la riapertura di 18 posti letto presso la Lungodegenza dell’ex ospedale di San Pietro Vernotico,  mentre al Perrino è previsto l’accorpamento dei reparti di Oculistica, Otorinolingoiatra, Endocrinologia e Dermatologia con il trasferimento dei pazienti al settimo piano. Questi reparti, con l’attivazione di ulteriori aree di isolamento, saranno in parte destinati ai casi sospetti di Coronavirus.

Al momento però i sanitari hanno a disposizione una  sola barella a pressione negativa ( cioè ad isolamento) che normalmente viene utilizzata per i casi sospetti e per pazienti intubati.  Ne servirebbe almeno altre due, dopo ogni trasporto  per la bonifica bisogna aspettare 40 minuti, e in caso di molti pazienti la situazione diventa complicata.  La situazione al Perrino è difficile ma comunque sotto controllo. Si attendono invece gli esiti di nuovi tamponi e si monitora la situazione dei 300 militari della nave San Giusto e San Giorgio in quarantena dopo i due casi accertati.

Lucia Portolano

 

 

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