Tentato omicidio a Parato e bomba al Morvillo un unico processo

BRINDISI-Si va verso un unico processo. Il tentato omicidio confessato da Giovanni Vantaggiato(imprenditore di Copertino) nei confronti di Cosimo Parato di Torre Santa Susanna unificato alla bomba alla scuola Morvillo Falcone. Il fascicolo delle indagini sulla vicenda di Cosimo Parato,47 anni, imprenditore agricolo di Torre Santa Susanna, l’uomo che Giovanni Vantaggiato avrebbe cercato di ammazzare  nel 2008 con un ordigno legato all’intercapedine della sua bicicletta sotto  la sua casa, è stato trasferito a Lecce.  Il fascicolo è stato inviato dal pm titolare dell’inchiesta Milto De Nozza alla in Direzione distrettuale  antimafia che lo aveva richiesto, la stessa Dda che si occupa dell’inchiesta sulla tentata strage alla scuola Morvillo Falcone. Le due storie si intrecciano,  e i due fascicoli così si uniscono.

Entrambe le vicende saranno affrontate dallo stesso giudice quando verranno chiuse le indagini preliminari sull’attentato alla scuola, dopo di che i pm Milto De Nozza e Guglielmo Cataldi chiederanno il rito immediato nei confronti dell’imprenditore di Copertino.

La ricostruzione dei fatti. Vantaggiato e Parato si conoscono da tempo, tra loro c’era un rapporto in affari per il commercio  in nero di carburante agricolo. Ma  nel 2007 dopo alcuni controlli  da parte della Finanza nell’azienda di Vantaggiato i loro rapporti si inclinano. Qui i conti non tornano, la Gdf trova degli ammanchi, l’imprenditore dice che è colpa di Parato, che gli avrebbe fatto un “bidone” non pagando il carburante che aveva comprato.  Temendo che Parato non avrebbe pagato da solo ciò che mancava, Vantaggiato decide di farlo fuori. Tenta di ammazzarlo, la  prima volta il 10 febbraio del 2008, ma  la bomba non si innesca, l’esplosione riesce il 24 dello stesso mese. Una bomba legata alla bicicletta sotto casa a Torre Santa Susanna, Parato  non muore ma riporta lesioni gravissime.  L’uomo di Copertino tenta così le vie giudiziarie, denuncia per truffa l’ex socio di Torre. Il 19 aprile scorso, un mese prima dell’attentato alla scuola, il tribunale  di Brindisi condanna Parato. La mattina del 19 maggio  Vantaggiato fa esplodere una bomba in un cassonetto fuori dalla scuola Morvillo-Falcone, muore la giovane Melissa Bassi e restano ferite altre sei studentesse. L’uomo reo confesso è accusato di tentata strage con finalità terroristiche.  Indagano su questa vicenda i pm Milto De Nozza della Procura di Brindisi e  Guglielmo Cataldi della Dda di Lecce. La Procura di Brindisi ha sempre sostenuto la tesi che le due vicende fossero connesse.  Alla base dell’attentato alla scuola quindi i vecchi affari tra Vantaggiato e Parato.  Si va così verso un unico processo.

 Lu.Po.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*