SAN VITO DEI NORMANNI – Paura in una villa all’ora di cena ieri sera a San Vito dei Normanni: in tre armati di pistola e incappucciati hanno fatto irruzione nella residenza estiva dell’ingegnere Bafaro, ma in casa c’era lui e il figlio, studente di poco più di 20anni, che ha reagito e li ha messi in fuga dopo una breve colluttazione. I banditi sono fuggiti a bordo di un’auto. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni al comando del tenente Diego Ruocco.
I fatti. Erano passate da poco le 20.30 di ieri sera quando i tre rapinatori,con volto travisato e almeno uno di loro armato di pistola, sono riusciti ad introdursi all’interno della villa della famiglia Bafaro, in contrada Campi alla periferia della città, nei pressi di via Brindisi, molto probabilmente scavalcando il muro di cinta. Ma i banditi non avevano ben calcolato tutto. Infatti, in casa c’era il proprietario insieme al figlio. Quando quest’ultimi si sono accorti dei rapinatori nel giardino sono usciti fuori dall’abitazione e senza pensarci due volte hanno reagito. Da lì sarebbe nata una colluttazione tra il 20enne e uno dei rapinatori. Dopo pochi minuti i banditi hanno abbandonato la villa a mani vuote e sono fuggiti via a bordo di un’auto.
Le indagini. Quando i carabinieri sono giunti sul posto hanno raccolto la testimonianza dei presenti e la denuncia di padre e figlio. Stando al racconto fornito agli investigatori, i rapinatori sarebbero del posto poiché conoscevano bene l’abitazione. Sono entrati a colpo sicuro non calcolando però che in casa c’erano i proprietari. I rapinatori, seppur armati, non hanno esploso colpi d’arma da fuoco. Secondo i carabinieri, l’arma in possesso ai banditi sarebbe stata di tipo giocattolo. Non si sa ancora se ad attendere i tre in auto fuori dalla villa c’era un complice. Ma i carabinieri hanno anche in mano i filmati di diverse telecamere che sono presenti nella zona.
BrindisiOggi
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