Tentarono di estorcere denaro ad un imprenditore, condannati due ostunesi

OSTUNI- Tentarono di estorcere denaro ad un imprenditore edile condannati due ostunesi. Si tratta di Giovanni Roma, 54 anni e Lorenzo Palmisano, 55 anni. I due dovranno scontare una pena di due anni e sei mesi di reclusione ritenuti responsabili di tentata estorsione in concorso tra loro. La sentenza è stata pronunciata ieri durante l’udienza che si è celebrata presso il tribunale di Brindisi, i due sono stati condannati anche ad una multa di 300 euro ed al pagamento delle spese processuali.

I fatti risalgono al 3 luglio del 2009 quando a vittima, un imprenditore edile, C.L., denunciò il tentato furto della sua autovettura parcheggiata all’interno del Villaggio Fontanelle, agro di Ostuni. Il furto era stato sventato grazie all’intervento repentino della volante ed all’allarme della vettura che era scattato mettendo in fuga i malintenzionati.

L’imprenditore denunciando l’accaduto presso il commissariato della città bianca  aveva raccontato agli investigatori di avere dei sospetti precisi su chi poteva essere stato e di aver subito già altre volte furti di mezzi per la cui restituzione gli era stato chiesto il pagamento del classico cavallo di ritorno.

La vittima raccontò in particolare che nel febbraio del 2007 ignoti gli avevano rubato un grosso camion custodito in una officina meccanica per delle riparazioni, mezzo poi ritrovato in un casolare di campagna abbandonato.

Nel gennaio del 2008 sempre ignoti avevano inspiegabilmente danneggiato il parabrezza anteriore  della costosa autovettura che, poi,  il 3 luglio 2009, avevano tentato di rubare mentre era parcheggiata al villaggio Fontanelle. Il 2 febbraio del 2008 un altro furto,  Fiat Iveco modello 100, dotato di gru.  Il giorno successivo, era stato poi  rinvenuto, in Contrada Morgicchio,  e restituito . Un anno dopo, nel mese di aprile, l’ennesimo furto , anche qui un autocarro asportato dal parco mezzi della ditta di proprietà della vittima. Due giorni dopo la polizia individuò il mezzo gravemente danneggiato, in Contrada Boccadoro.

Raccontando questi episodi l’imprenditore però disse ai poliziotti di aver ricevuto anche richieste estorsive

  Un suo ex dipendente, assieme ad altro uomo, che si era presentato quale fratello, disse che  erano a conoscenza del luogo in cui si trovava il camion che gli era stato rubato e che, per la restituzione del mezzo  era necessario che egli sborsasse la somma di 4mila euro. A fronte di tale richiesta l’imprenditore aveva cercato  di prendere tempo.

Il pomeriggio del giorno successivo la vittima era stata nuovamente contattata, questa volta prima  telefonicamente poi di persona da un uomo , identificato poi Lorenzo Palmisano. L’uomo invitava l’imprenditore a pagare per la restituzione del mezzo.

La trattativa sfumò perché poco prima la vittima era stata informata che il mezzo era stato trovato dalla polizia.

Le informazioni, la testimonianza dell’imprenditore e le successive indagini hanno consentito alla fine agli investigatori di chiudere il  cerchio intorno a Giovanni Roma e Lorenzo Palmisano.

      BrindisiOggi

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