LATIANO-Una serie di coltellate che gli hanno squarciato l’addome e le vene dei polsi tagliate. In queste condizioni è arrivato all’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, C.S., 53enne latianese. L’uomo, secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, avrebbe tentato di togliersi la vita in conseguenza, forse, di uno stato depressivo che da tempo lo affliggeva.
Erano da poco passate le 12 quando il figlio maggiore di C.S., non ricevendo risposta alle telefonate effettuate al padre, allarmato, si è precipitato nell’abitazione del genitore, in via Rossini, periferia di Latiano, e, dopo aver scavalcato il muretto esterno, è entrato in casa dal retro. La terribile scena che il giovane si è trovato davanti agli occhi, fortunatamente, non gli ha fatto perdere la prontezza di allertare il 118 e i carabinieri della locale stazione. L’uomo giaceva interra in una pozza di sangue e, molto probabilmente, il tempestivo intervento degli operatori del 118 potrebbe avergli salvato la vita.
Giunto in ospedale, C.S. è stato operato d’urgenza. Ora, dopo l’intervento e svariate trasfusioni ricevute per compensare l’ingente perdita di sangue, si trova nel reparto di chirurgia vascolare. La prognosi rimane riservata: bisogna aspettare le prossime ore per capire come l’organismo dell’uomo reagirà all’operazione e alle trasfusioni ricevute.
L’estremo gesto compiuto da C.S. non sarebbe legato a questioni economiche: la sua salute, da qualche tempo non brillante, potrebbe rappresentare un possibile movente. Chi lo conosce, tra l’altro, avrebbe anche raccontato di altri tentativi simili, terminati, per fortuna, tutti con un insuccesso.
Maurizio Distante
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