OSTUNI – Un napoletano di 30anni è stato tratto in arresto perchè avrebbe cercato di estorcere del denaro ai danni del proprietario di una pizzeria di Ostuni. Si tratta di Roberto Posillipo e ora si trova presso il carcere di Brindisi così come disposto dall’Autorità giudiziaria. L’attività è stata eseguita dai poliziotti del commissariato della Città Bianca.
Con l’inizio della stagione turistica sono stati attivati servizi di monitoraggio nei confronti delle attività imprenditoriali estive per il contrasto al fenomeno delle estorsioni, in particolare verso il mondo della ristorazione e quello dei servizi ai bagnanti.
Stando alle indagini, l’attività nasceva attraverso una serie di presunte azioni intimidatorie, prima telefoniche, poi esercitate direttamente all’interno della pizzeria dove si svolgeva l’attività imprenditoriale. Le intimidazioni avrebbero creato allarme all’interno del locale.
Il tentativo di estorsione, – secondo gli investigatori – si è poi concretizzato in una richiesta di estinzione di un prestito di cui l’arrestato si era fatto garante, cosa che se non fosse accaduta entro la fine del mese, sarebbe costato al titolare la pizzeria e l’auto incendiate sino ad essere ammazzato se non avesse compreso con chi aveva a che fare.
L’apice delle minacce si sarebbe raggiunto nella giornata di sabato scorso (5 agosto).
I fatti. Intorno alle 13 Posillipo, si è recato presso la pizzeria armato con l’intento – secondo i poliziotti – di venire a confronto col titolare.
All’interno del locale, però, ha trovato un ragazzo anch’egli nativo del napoletano, ma residente ad Ostuni al quale, avrebbe insistentemente e a malo modo richiesto di parlare col titolare, avrebbe anche mostrato una pistola, estraendola dalla cintola dei pantaloni oltre ad un coltellino ed in dialetto napoletano avrebbe riferito con esplicita mimica che la pistola sarebbe finita in bocca al proprietario ed il coltellino conficcato nella gola dello stesso, se non gli fosse stato pagato il debito per il quale il 30enne aveva fatto da garante.
Atterrito, il ragazzo provava a calmare l’uomo che, in tutta risposta e sempre armi in pugno, avrebbe rincalzato la minaccia aggiungendo che se non avesse ottenuto il danaro, avrebbe dato fuoco al locale e all’autovettura.
Allontanandosi dopo non poche difficoltà, con toni accesi avrebbe riferito che avrebbe atteso il titolare in piazza, alludendo alla vicina piazza della Libertà, sempre gremita di persone.
Il ragazzo, pertanto, provvedeva a contattare il proprietario ed in particolare la moglie dello stesso la quale, compresa la gravità della vicenda, si è recato subito al locale Commissariato ove in lacrime e in preda ad un forte stato di agitazione, raccontava agli agenti l’accaduto.
Immediatamente i poliziotti si sono recati in piazza della Libertà ed effettivamente, grazie anche alle descrizioni rese dalla donna, hanno subito individuato l’uomo che a quanto pare stava aspettando l’arrivo della vittima per “chiarire la storia”.
Prontamente sottoposto a perquisizione sul posto, addosso è stata rinvenuta la pistola mentre nello zainetto il coltellino.
Ulteriori accertamenti hanno poi consentito di stabilire che si trattava di una pistola tipo scacciacani priva del prescritto tappo rosso, fedele riproduzione di quella vera.
Dei fatti è stato così avvertito il pm di turno Giuseppe De Nozza che ha disposto l’arresto in carcere di Posillipo.
Mar.De.Mi.
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