Tensione nei seggi, a Mesagne ballottaggio tra i candidati del centrosinistra/Video

MESAGNE – Porte chiuse, oggi, per il comune di Mesagne: i dipendenti comunali hanno lavorato sino alle 2.30 per caricare tutti i dati relativi alle elezioni amministrative. Bisognerà aspettare domani per avere il dato definitivo relativo ai voti di preferenza ai singoli candidati.

municipio 2 giugno
Il Comune di Mesagne come si presentava stamattina

Per alcune sezioni, sono state 12 le ore di operazioni dopo l’apertura dello scrutinio, complici anche alcuni rallentamenti e tensioni, che hanno costellato tutte le fasi delle votazioni.

Per prima c’è stata la foto scattata nel seggio n.9 durante le elezioni di domenica, per il quale un trentenne è stato denunciato e multato come previsto dalla legge. Nella giornata di ieri, in alcune sezioni i lavori si sono svolti in un clima pesante, con diversi intoppi durante le fasi di scrutinio: ancora problemi nella sezione 9 (plesso Giovanni XXIII) e anche nella 25 (Maya Materdona) voti contestati, scontri verbali tra i rappresentanti di lista e i presidenti di seggio, rimostranze non messe a verbale.

Di fatto, l’elettorato mesagnese dovrà tornare a votare per scegliere il proprio sindaco domenica 14 maggio. La scelta dovrà cadere tra Pompeo Molfetta (45,01% con le liste Pompeo Sindaco, La mia città, Mesagne Domani, Mesagne al centro, Mesagne Futura, Lista definitivi mesagnecivica Vizzino) e Francesco Mingolla (26,87% con Partito Democratico, Mesagne Democratica, Io ci credo, Ripensiamo Mesagne).

Le espressioni del centro destra si fermano a distanza: Emilio Guarini della coalizione “Noi insieme Adesso” raccoglie il 15,80% dei consensi alla sua prima esperienza elettorale. Il Movimento 5 stelle guidato da Danilo Facecchia prende il 6,88%, mentre a chiudere c’è Sabrina Didonfrancesco (Forza Italia, Noi con Salvini) con il 5,44%.

Al ballottaggio, dunque, con due candidati espressione del centrosinistra mesagnese.

Da una parte, Francesco Mingolla, che in questa tornata è stato supportato da una coalizione compatta guidata dal PD, unico partito a non aver subito brusche frenate nelle scelte dell’elettorato e che annovererebbe diversi candidati con preferenze a tre cifre.

Dall’altra, Pompeo Molfetta, sostenuto dall’onorevole Toni Matarrelli (eletto in forza a Sel, ora componente del gruppo misto alla Camera,vicino a Michele Emiliano del quale è stato sostenitore in questa tornata delle Regionali), da Luigi Vizzino e dalla lista dei fuoriusciti da Forza Italia, Mesagne Futura.

Agnese Poci

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