MESAGNE – Porte chiuse, oggi, per il comune di Mesagne: i dipendenti comunali hanno lavorato sino alle 2.30 per caricare tutti i dati relativi alle elezioni amministrative. Bisognerà aspettare domani per avere il dato definitivo relativo ai voti di preferenza ai singoli candidati.
Per alcune sezioni, sono state 12 le ore di operazioni dopo l’apertura dello scrutinio, complici anche alcuni rallentamenti e tensioni, che hanno costellato tutte le fasi delle votazioni.
Per prima c’è stata la foto scattata nel seggio n.9 durante le elezioni di domenica, per il quale un trentenne è stato denunciato e multato come previsto dalla legge. Nella giornata di ieri, in alcune sezioni i lavori si sono svolti in un clima pesante, con diversi intoppi durante le fasi di scrutinio: ancora problemi nella sezione 9 (plesso Giovanni XXIII) e anche nella 25 (Maya Materdona) voti contestati, scontri verbali tra i rappresentanti di lista e i presidenti di seggio, rimostranze non messe a verbale.
Di fatto, l’elettorato mesagnese dovrà tornare a votare per scegliere il proprio sindaco domenica 14 maggio. La scelta dovrà cadere tra Pompeo Molfetta (45,01% con le liste Pompeo Sindaco, La mia città, Mesagne Domani, Mesagne al centro, Mesagne Futura, Lista civica Vizzino) e Francesco Mingolla (26,87% con Partito Democratico, Mesagne Democratica, Io ci credo, Ripensiamo Mesagne).
Le espressioni del centro destra si fermano a distanza: Emilio Guarini della coalizione “Noi insieme Adesso” raccoglie il 15,80% dei consensi alla sua prima esperienza elettorale. Il Movimento 5 stelle guidato da Danilo Facecchia prende il 6,88%, mentre a chiudere c’è Sabrina Didonfrancesco (Forza Italia, Noi con Salvini) con il 5,44%.
Al ballottaggio, dunque, con due candidati espressione del centrosinistra mesagnese.
Da una parte, Francesco Mingolla, che in questa tornata è stato supportato da una coalizione compatta guidata dal PD, unico partito a non aver subito brusche frenate nelle scelte dell’elettorato e che annovererebbe diversi candidati con preferenze a tre cifre.
Dall’altra, Pompeo Molfetta, sostenuto dall’onorevole Toni Matarrelli (eletto in forza a Sel, ora componente del gruppo misto alla Camera,vicino a Michele Emiliano del quale è stato sostenitore in questa tornata delle Regionali), da Luigi Vizzino e dalla lista dei fuoriusciti da Forza Italia, Mesagne Futura.
Agnese Poci
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