Tensione al Casale, operai di Ecotecnica occupano i Monumento e minacciano il suicidio

BRINDISI- Ancora tensioni, operai di Ecotecnica sospesi dal lavoro occupano il Monumento al Marinaio e qualcuno minaccia di gettarsi nel vuoto. Una forma di protesta estrema quella dei 13 operai che già questa mattina si erano recati davanti alla Prefettura di Brindisi. Gli operai hanno deciso che  non  sospenderanno la protesta fino a quando un ministro della Repubblica sarà disponibile ad ascoltare il loro dramma di lavoratori innocenti di qualsiasi colpa , dicono,  se non quello di aver sbagliato 20/25 anni fa e di aver pagato il loro debito con la giustizia .

“Dopo quegli avvenimenti hanno girato completamente pagina affidando al lavoro la loro unica ragione di vita- dice il sindacato Cobas- Sono stati sospesi e saranno sicuramente licenziati in base alla legge 231/2001.Questa legge  è un atto volontario  della azienda  teso   ad evitare infiltrazioni mafiose sui luoghi di lavoro.L’organismo di vigilanza a cui si è rivolto Ecotecnica ha stilato  un elenco di  lavoratori che hanno chiuso  i problemi avuti con la giustizia 20/25 anni fa . Per tutta la loro attività lavorativa hanno presentato casellari dei carichi pendenti immacolati in quanto avevano pagato il loro conto con la giustizia.Sono passati attraverso numerosi passaggi di cantiere senza che avvenisse nulla , anche superando la legge 231/2001 oggi di fatto applicata unilateralmente da Ecotecnica”. Così dice ancora il sindacato: “La società forse ha agito  sulla scorta della misura  interdittiva antimafia che ha colpito  Gial Plast . Ha pensato  di sospendere degli innocenti lavoratori  per dimostrare le sue buone azioni alle prefetture delle città presso cui opera , cercando  così di evitare le stesse  azioni ricevute da Gial Plast.Si cancellano così leggi e articoli della costituzione che prevedono la possibilità di essere reinseriti nella società attraverso l’arma fondamentale del lavoro”.

Gli operai questo pomeriggio hanno occupato il Monumento, qualcuno ha minacciato un gesto estremo. Sono arrivati i parenti e gli agenti della Digos, e una squadra dei vigili del fuoco. I poliziotti hanno convinto gli operai a scendere dai cornicioni. Successivamente è arrivato l’amministratore di Ecotecnica Federico Zilli che ha cercato di calmare gli animi invitando i 13 dipendenti domani a palazzo di città dove incontreranno anche il sindaco. Sulla pagine Facebook di BrindisiOggi le interviste a questi padri di famiglia disperati.

BrindisiOggi

 

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