Tempo di elezioni: Pd locale si oppone ai rifiuti a Formica, e attacca i propri consiglieri regionali

 

BRINDISI- E’ lotta interno al Pd sui rifiuti baresi a Formica Ambiente. Oramai è scoppiata la campagna elettorale. Ma non quella tra schieramenti contrapposti, ma quella all’interno del partito. Il tema oggi è la discarica di Formica Ambiente. Il pd della città di Brindisi  attacca il  partito democratico regionale nella rappresentanza della componente brindisina.  Quindi i consiglieri  regionali Pino Romano, Giovanni Epifani e Fabiano Amati (da poco tornato in Consiglio). I rappresentanti brindisini nell’assise regionale secondo il Pd locale sarebbero lontani dagli interessi del loro territorio, lo avrebbero dimostrato in diverse circostanze, da Formica alla Tap, sino alla bonifiche.

“Accogliamo con indignazione la decisione della Regione Puglia di conferire nella discarica Formica Ambiente 300 tonnellate al giorno di rifiuti del barese- scrivono dal Pd di Brindisi- che andranno a compromettere ancora di più la situazione ambientale nel brindisino. Esprimiamo la nostra contrarietà alla decisione espressa dalla regione Puglia, che va a sminuire ancora di più il territorio.”

Questa la premessa, poi l’attacco ai colleghi brindisini che siedono in via Capruzzi. “Il Partito Democratico a livello regionale- aggiungono gli esponenti del partito locale- nella rappresentanza della componente brindisina, si dimostra ancora una volta in discrasia con il Pd cittadino. Dalla questione delle bonifiche, alla A2A, passando per Micorosa e TAP, i rappresentanti regionali brindisini paiono non avere a cuore le vicende nostrane, dimostrando scarso interesse per il territorio che dovrebbero rappresentare.”

Il PD Brindisi si oppone alla decisione della Regione , così come ha già comunicato qualche ora il sindaco di Brindisi. “Ci opporremo all’ordinanza della Regione con ogni strumento in nostro possesso, cercheremo di fare chiarezza e di porre fine a questo scempio che nuovamente si compie al danno dei cittadini brindisini.”

Insomma il partito democratico di Brindisi si oppone contro un’ordinanza firmata all’inizio del novembre scorso.

Lu.Po.

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