BRINDISI – In attesa di martedì quando si dovrebbe tenere il passaggio di quote da parte di Sciacca al presidente Flora, stamani ultimo allenamento di rifinitura in vista del delicato derby di domani contro il Foggia con un fuori programma. Sole sull’erbetta a illuminare il Franco Fanuzzi e le ultime indicazioni di mister Ciullo quando all’improvviso arrivano i tifosi del Città di Brindisi a sostenere e incitare la squadra che ha scelto di scendere in campo domani nonostante l’annunciato “sciopero” a causa delle incertezze societarie degli ultimi giorni. Quello della Curva voleva essere anche un ringraziamento per aver fatto un passo indietro in questa delicata situazione. I ragazzi, si ricorda, aspettano chiarezza sul futuro societario della compagine cui appartengono e non percepiscono lo stipendio da qualche mese. Ieri il sindaco Mimmo Consales, di concerto con la società e i tifosi, ha chiesto loro un ennesimo sacrificio. E in serata i ragazzi hanno accettato. Mino Tedesco, l’attaccante brindisino, e il mister Totò Ciullo, nell’intervista realizzata al termine dell’allenamento, spiegano cosa li ha spinti e cosa si aspettano ora dopo questo ennesimo atto di fiducia. Ciullo: “Tre componenti sono importanti per vincere: “Società, squadra e tifosi. Stamattina sono venuti in tanti ed è molto importante per noi, speriamo che con le prestazioni positiva riusciremo a portarne sempre di più allo stadio con noi”.
Intanto, schiarite anche dal punto di vista delle vertenze in atto con i calciatori della scorsa stagione. Sarebbero otto i giocatori coinvolti, ma ieri sera alla scadenza del termine ultimo per addivenire a un bonario accordo sembrerebbe se ne siano risolte 5, ma il numero potrebbe essere più alto all’ufficialità delle comunicazione che dovrebbe arrivare lunedì dalla stessa società. Pare, ma non vi è certezza, che solo uno degli ex abbia opposto un categorico “no” alla tratativa pacifica. Questo significherebbe comunque che i punti di penalizzazione non graverebbero in modo tanto pericoloso sulla futura permanenza.
Carmen Vesco
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