Tecnomessapia, congelati i licenziamenti dei 177 lavoratori

 

BRINDISI- Tecnomessapia, 177 lavoratori a rischio, congelati i licenziamenti, tutto rinviato al 20 luglio,  è quanto stato definito al termine del tavolo del tecnico svoltosi a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico.

“Sono i 177 lavoratori a rischio licenziamento dopo che Leonardo Spa (ex Finmeccanica) ha deciso di estromettere l’impresa, con sede a Ceglie Messapica, dal suo ciclo produttivo- dice l’on. Nicola Ciracì di Direzione Italia- Ritengo nel complesso deludente l’esito dell’incontro odierno al Mise nel corso del quale, ancora una volta, il Governo centrale e quello regionale hanno dimostrato di essere appiattiti sulle posizioni e sulle decisioni di Leonardo Spa”.

“La proposta della cassa integrazione straordinaria – continua Ciracì- è a mio avviso piuttosto debole, a fronte di una tragedia sociale che comporterà l’eliminazione di oltre 170 posti di lavoro, la chiusura di un’azienda e l’impoverimento delle province di Brindisi e Taranto”.

Di diverso avviso l’on. Elisa Mariano del Partito Democratico:

“La richiesta del Governo all’azienda di revoca dei licenziamenti va nella direzione auspicata. Bene, quindi, il coinvolgimento del Ministero del lavoro e la previsione di accedere ad un anno di cassa integrazione straordinaria, così come proposto. L’esito odierno del tavolo dimostra, ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, che il Governo italiano è vicino ai lavoratori e che risponde subito quando chiamato in causa dalle rappresentanze sociali,per quanto di sua competenza, e perseguendo strade concrete a tutela del lavoro e della produzione. Questo è il nostro modo di lavorare, ai colleghi dell’opposizione lasciamo volentieri le straripanti e, in non pochi casi, gratuitamente aggressive dichiarazioni, buone per la personale campagna elettorale e per qualche titolo sulla stampa, ma evidentemente poco utili per giungere a soluzioni concrete. L’auspicio, ora, è che anche la Regione Puglia possa finalmente impegnarsi e collaborare pienamente alla risoluzione di questa vertenza sfruttando in modo utile il tempo che grazie al Governo i lavoratori e l’azienda hanno guadagnato”.

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