BRINDISI- Last minute per lo spettacolo «Appunti di viaggio – Biografia in musica» con Lina Sastri, in arrivo al Teatro Verdi di Brindisi mercoledì 13 dicembre (ore 20.30). Il biglietto, per posti di secondo settore e galleria, è disponibile a 10 euro limitatamente al giorno stesso dello spettacolo (apertura botteghino ore 11.30-13 e dalle 19 fino a inizio spettacolo, info 0831 562 554).
Un viaggio nell’anima che si rinnova liberamente, sull’onda dell’emozione, delle parole e della musica. Un viaggio nel teatro, nella musica e nel cinema italiano attraverso i racconti di vita vissuta, di incontri indimenticabili con le eccellenze artistiche del nostro paese, brani poetici e di drammaturgia di grandi autori e registi, brani musicali di tradizione classica napoletana ed internazionale, tutto semplicemente proposto da Lina Sastri accompagnata in scena da un sestetto di musicisti.
Uno spettacolo che la stessa autrice, regista e interprete, definisce destrutturato, un viaggio nel passato, un racconto sincero della sua vita artistica sull’onda della musica, dal debutto in «Masaniello»alle prime esperienze teatrali, con Eduardo, Patroni Griffi, al cinema, alla musica, all’invenzione del suo teatro musicale. E così, di volta in volta, il racconto si anima di citazioni di prosa, da «Filumena Marturano» di Eduardo a Pirandello: un’esperienza indimenticabile, una lezione di vita e di teatro, di rigore e di sensibilità che la Sastri racconta con emozione, ricordando come il maestro Eduardo non insegnasse nulla, se non attraverso i silenzi, le pause, gli sguardi e i gesti, la capacità di non lasciarsi ingabbiare dalle emozioni per non restarne schiacciati.
I racconti si mescolano alla magia della poesia in musica, che regala capolavori come «Assaje», scritta daPino Daniele per il film «Mi manda Picone», «Madonna de lu Carmine» di Roberto De Simone e, ancora,«Reginella», cantata per la prima volta a Cinecittà in una serata dedicata alla commemorazione di Anna Magnani. Altri pezzi di una cultura viva come «La profezia», «Sud scavame ’a fossa», l’inedito «Edua’», «Uocchie c’arraggiunate», «Tammurriata nera», «Amara terra mia» di Domenico Modugno, «Maruzzella», fino all’indimenticabile «Napul’è», omaggio all’amico Pino Daniele.
Lina Sastri si dona completamente al suo pubblico, senza un copione già scritto ma con una traccia che scorre sul filo delle emozioni e dei ricordi, senza un punto di arrivo ma con un punto di partenza rappresentato da quel debutto a 17 anni e da quella prima vista del palcoscenico che l’artista avrebbe identificato, di lì in poi, nella libertà di essere e da cui sarebbe seguito un legame indissolubile.
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