BRINDISI- Tutti contro Blasi, è proprio il caso di dirlo. Il segretario regionale del Pd tenta di rifilare il gasdotto a Brindisi con la scusa della riconversione della centrale di Cerano ma partono subito le bacchettate. Da un lato la federazione provinciale del Pd che, pur senza fare nomi, invita a non strumentalizzare questioni così importanti.
“Negli ultimi giorni si è intensificato il dibattito in merito alla vicenda riguardante il progetto per la realizzazione del c.d. “gasdotto TAP”- dicono- con interventi spesso votati ad un eccessivo protagonismo politico senza che la questione divenisse patrimonio collettivo coinvolgendo quindi tutti i rappresentanti del nostro territorio”. Non solo , aggiungono: “L’analisi e le opinioni riportate negli ultimi mesi sulla cronaca locale da autorevoli esponenti politici, anche del nostro partito, di fatto, hanno tentato di escludere aprioristicamente la possibilità di partecipazione della città di Brindisi e dei suoi cittadini su tale importate scelta. Tale eccessivo personalismo mortifica la politica, i partiti quali strumenti fondamentali di una democrazia moderna che ha il compito ed il dovere di mediare la volontà dei cittadini con le istituzioni”.
Il sindaco Consales, poi, rincara la dose e senza mezzi termini, rivolgendosi a Blasi dice: “Blasi, ormai questo è chiaro, non lo vuole a casa sua e quindi ha tirato in ballo le marine di Brindisi con una buona scusa: il passaggio del gasdotto in cambio della metanizzazione della centrale di Cerano”.
“Il problema, come sa bene Blasi- aggiunge Consales- si risolve con una maggiore dose di coraggio e senza mischiare le carte in tavola tra centrale e gasdotto: la decarbonizzazione di Cerano deve avvenire (con la gradualità che si andrà a stabilire) senza ‘merce di scambio’ (metano al posto del carbone) perché Brindisi ha già dato, facendo devastare il suo territorio per fare spazio a megaimpianti di energia rinnovabile. Non c’è nulla da aggiungere! Quindi Blasi se ne faccia una ragione: Brindisi non deve e non vuole accettare ricatti, del tipo ‘o ti prendi il gasdotto TAP oppure ti tieni il carbone…”.
“Infine – conclude Consales – un riferimento al palasport. Ho sempre considerato Blasi un politico attento e lungimirante. Ecco perché mi sorprende la sua presa di posizione. L’Enel vive nella nostra comunità ed ha l’obbligo di farsi carico dei nostri problemi, contribuendo a mantenere in vita parchi, a promuovere eventi culturali, a sostenere la fondazione del teatro, a finanziare corsi universitari, a riaprire il suo centro ricerca e, perché no, costruendo un palaeventi per evitare che questa spesa gravi sulle tasche dei cittadini”.
BrindisiOggi
Commenta per primo