Tampone prima di tornare in classe, a Brindisi aderisce solo un terzo della popolazione studentesca

BRINDISI- (Da Il7 Magazine) Screening sulla popolazione studentesca, i Comuni della provincia pronti per la ripresa delle lezioni, Brindisi parte in ritardo, pochissimi i  medici volontari disponibili ad eseguire i tamponi. Mesagne, San Vito, San Pietro Vernotico sono solo alcuni comuni della provincia brindisina, sicuramente tra i più virtuosi, ad aver concluso lo screening sulla popolazione studentesca in tempo per la ripresa delle lezioni. Sin dai primi giorni del nuovo anno queste amministrazioni, raccogliendo l’appello dei dirigenti scolastici, hanno avviato tutte le procedure necessarie per eseguire i tamponi su studenti e operatori scolastici. La Asl di Brindisi  ha fornito i test antigenici gratuitamente a tutti i Comuni che ne hanno fatto richiesta mentre è stato lanciato un appello a tutti i medici, infermieri  e Oss disponibili a collaborare. A Mesagne ha  aderito ioltre l’80  per cento della popolazione studentesca e su 2mila test eseguiti è stato individuato un solo caso positivo.

“Un dato importante se si considerano le situazioni di quarantena preventiva e di coloro che in questi giorni avevano già effettuato il test molecolare- ha commentato il sindaco di Mesagne , Tony Matarelli- Lo screening ha interessato studenti, docenti, personale non docente e gli operatori impegnati nei servizi di mensa, trasporto e integrazione scolastica delle scuole del Primo e Secondo Circolo didattico. Non solo i test sono stati effettuati anche sugli studenti e su tutto il personale delle scuole medie inferiori e delle scuole superiori, nella palestra del Liceo Scientifico “Epifanio Ferdinando”. La macchina organizzativa ha funzionato alla perfezione grazie al generoso lavoro dei 50 operatori sanitari, tra medici, infermieri e personale Oss che, rispondendo all’appello  dell’Amministrazione Comunale, hanno offerto il loro impegno gratuito a garantire l’esecuzione dei test.

Nessun aspetto è stato lasciato al caso. I volontari delle associazioni “Auser”, “Coloriamo il Mondo”, “Croce Amica” e “Per il volontariato socio-sanitario Mesagne”  hanno contribuito in modo decisivo, adoperandosi con grande impegno alle puntuali operazioni di triage, registrazione, controllo dell’affluenza. Una funzione fondamentale è a carico del coordinamento Asl, che ha anche fornito i tamponi e i dispositivi di protezione indispensabili alle operazioni. Certo con la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Puglia , Michele Emiliano, il rientro a scuola non è scontato per tutti visto che sono le famiglie a scegliere tra la didattica in presenza e quella a distanza. I test eseguiti a questo punto ai fini della ripresa delle lezioni potrebbero non servire più. Tuttavia il sindaco Matarrelli ha detto : “Al termine di questa indagine così capillare in ogni caso avremo un quadro attendibile della situazione epidemiologica nella comunità scolastica mesagnese”.

Non hanno perso tempo ad eseguire i tamponi sulla popolazione scolastica neppure a San Vito dei Normanni che ha visto impegnati il sindaco Silvana Errico assessori e consiglieri comunali, la Asl brindisi, l’ Associazione di volontariato Fratellanza Popolare la sezione locale della Protezione Civile, i locali plessi scolastici, medici e personale infermieristico volontario, corpo dei cigili urbani. Qui sono stati effettuati 1200 tamponi rapidi a studenti e corpo docente. La sede scelta è stata la palestra comunale adiacente al palazzetto dello sport. “È un virtuoso esempio di integrazione fra territorio , azienda sanitaria, amministrazione pubblica e cittadinanza- ha detto il primo cittadino- che realizza una massa critica di cultura e partecipazione sociosanitaria in grado di rispondere alle domande di salute che l’emergenza covid pone alla collettività”.

Anche San Pietro Vernotico ha terminato per tempo i test antigenici sugli studenti nonostante all’inizio l’appello dell’amministrazione rivolto alla collaborazione di medici volontari non avesse raccolto grandissime adesioni.   A parte i pediatri, la cui disponibilità ad eseguire lo screening non è stata mai posta in discussione, hanno risposto all’invito il dott. Antonio Montanile, adesione importante, non solo per gli effetti sostanziali, ma anche per il ruolo svolto nell’ambito del sistema sanitario brindisino, e due soli medici.

Di contro vi è stata una ampia adesione di infermieri ed OSS, meritevole di essere sottolineata ed evidenziata, per generosità ed attaccamento al territorio.

Partono in estremo ritardo, ma a questo punto alla luce dell’ordinanza di Emiliano non fa più differenza, i test sulla popolazione studentesca brindisina. Qui, nella città capoluogo su 15mila studenti hanno aderito solo in 5070 ma il problema maggiore è stato quello di trovare medici volontari disponibili ad eseguire i tamponi. All’appello del Comune hanno risposto solo in 35 e sono: Petrera, Profico, Merico, Massagli, Simeone, Annè, Nitti, Andrisano, Narracci, Lestingi, Carrone, D’adamo, Torino (Cisom), Ranieri, Gianniello, Palminteri, Nardelli (Cisom),Trimarchi (Cisom),  Mitrugno, Gianniello, Maccagnano, Narracci, quattro medici del Cisom e quattro operatori del Cisiom.

I tamponi, che saranno eseguiti a partire da giovedì 7 gennaio sino al 9 gennaio, saranno così  effettuati dai medici volontari e dal personale sanitario che hanno risposto positivamente, sia alla richiesta del Presidente della Provincia all’Ordine dei medici, a nome di tutti i comuni del territorio brindisino, sia all’invito delle scuole rivolto ai genitori degli studenti.

A questi si sono uniti i medici volontari del CISOM Brindisi (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine Di Malta) che assicura anche un supporto logistico, i volontari dell’associazione Ricetrasmissioni CB Unità ausiliaria di Protezione civile e quelli di Croce Rossa.

Il personale sanitario che ha aderito è stato formato dall’Asl. I kit con i tamponi e i dispositivi di protezione individuale sono forniti dall’Asl, e il Comune di Brindisi ha messo a disposizione, come spazio per effettuare i tamponi, il Centro anziani del quartiere Bozzano, situato in via Spagna 16. Come dicevamo lo screening parte il 7 gennaio per tutti gli studenti dell’Istituto comprensivo Cappuccini, l’8 per quelli dell’Istituto comprensivo Paradiso-Tuturano e il 9 per quelli dell’Istituto comprensivo Sant’Elia-Commenda.

La campagna andrà avanti nella prossima settimana anche per le altre scuole, fino al completamento dei test a tutti gli studenti che hanno aderito. Il calendario con la data e l’orario in cui recarsi presso il Centro anziani per effettuare il proprio tampone, sarà comunicato alle famiglie dalle scuole.

“Stiamo effettuando una campagna importante su un numero elevato di studenti – ha  spiegato il sindaco Riccardo Rossi – ed è un risultato che abbiamo voluto fortemente. Inoltre essendo a distanza di tempo utile dalle festività natalizie, potrà restituirci un quadro sulla situazione di salute dei nostri piccoli studenti, prevenendo e tutelando la scuola e le famiglie. Non è stato semplice reperire i medici volontari, è un periodo in cui sono molto oberati, lo abbiamo visto anche attraverso le notizie nazionali relative alla somministrazione del vaccino. Ringrazio chi, nonostante tutto, si è messo a disposizione.”  Anche per Brindisi come per gli altri Comuni lo screening essendo su base volontaria non garantisce che l’intera classe sia negativa al Covid. Quando gli alunni ed i professori torneranno in classe ci sarà chi avrà fatto il tampone e chi no. Va da sé che questa promiscuità non garantirà l’immunità a nessuno perché non si avrà la certezza che tutti siano negativi al Covid.

Lucia Pezzuto per Il7Magazine

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