FRANCAVILLA FONTANA – Cinque reparti dell’ospedale Dario Camberlingo di Francavilla Fontana starebbero per rimanere senza i rispettivi primari. Medicina, nefrologia, chirurgia, ostetricia e cardiologia sono le unità fortemente indiziate a subire questo importante depotenziamento che, se si verificasse, assomiglierebbe più che altro allo smantellamento della struttura sanitaria. L’allarme è stato lanciato dal consigliere regionale francavillese Euprepio Curto. «È certo che, entro l’anno – spiega l’ex senatore – non si potrà contare più sui primari di medicina e nefrologia; entro il mese di marzo del 2015, ormai alle porte, la stessa situazione si replicherà per chirurgia. E tutto ciò nel mentre starebbero per assumere decisioni simili i primari di ostetricia e cardiologia».
Cinque tra i reparti più importanti di un qualsiasi ospedale, quindi, secondo il consigliere regionale, resterebbero “scoperti”, senza un responsabile medico, nel giro di una manciata di mesi. Curto afferma di aver avuto contezza di questa imminente fuga di cervelli da Francavilla dopo un incontro col dottor Antonio Montanile, direttore sanitario del Camberlingo. «L’audizione del dottor Montanile ha fatto emergere un un quadro molto più allarmante di quanto non si potesse realisticamente ipotizzare: oltre alle note carenze infrastrutturali che fanno avvicinare il plesso ospedaliero più a un rudere che a una struttura sanitaria moderna ed efficiente; oltre alla nota carenza di tecnologie avanzate costituente un’autentica palla al piede anche per le tante professionalità sanitarie e parasanitarie operanti nel nosocomio; oltre alla gravissima anomalia di apparecchiature costate molto e molto poco, o affatto, utilizzate è emersa la grave e delicatissima questione dei primari in fuga che, ove non affrontata con rapidità e lungimiranza, potrebbe mettere in ginocchio il Camberlingo nello spazio di pochi mesi».
La situazione, insomma, dovessero stare così le cose, dovrebbe essere presa di petto per evitare di avere un ospedale scoperto nei suoi punti nevralgici. «Come si stia attrezzando l’Asl per coprire tali falle che si aprirebbero nel sistema sanitario della città degli Imperiali non è dato sapere – attacca Curto – E mentre accade tutto questo, altri reparti stanno letteralmente scoppiando, il Pronto Soccorso in primis, a causa di un riordino ospedaliero che ha chiuso gli ospedali ma non ha trasferito le consequenziali risorse finanziarie e, soprattutto, umane. Può accadere, quindi, che vi siano ospedali, che non sono più tali, in cui sia stato soppresso il reparto di ostetricia, continuando però a far rimanere presso la stessa struttura non una ma ben 13 ostetriche. Queste questioni meriterebbero attenzione da ben altri organismi che non siano solo quelli di natura politica».
Curto, infine, si rivolge al Consigli Regionale, organismo di cui fa parte, e all’Asl, azienda che gestisce le strutture sanitarie del territorio. «Su questi fatti ma soprattutto sull’emergenza primari a Francavilla Fontana, già nella giornata di domani, oltre a presentare un’interrogazione in Consiglio Regionale, contatterò la direzione generale dell’Asl di Brindisi per chiedere quali siano le iniziative, immediate e urgenti, che si riterrà di assumere al riguardo».
BrindisiOggi
Commenta per primo