MESAGNE – Hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica i genitori dei disabili gravi cui il Comune ha tagliato le ore di assistenza domiciliare.
Un gruppo compatto di mamme e papà che hanno detto basta a quelli che sarebbero dei continui tira e molla nei confronti dei diritti dei loro figli, che devono usufruire del servizio proprio per le patologie di cui soffrono.
I genitori dei ragazzi si sono presentati compatti dinanzi alla stazione dei carabinieri di Mesagne per presentare l’esposto. Ad accoglierli, il comandante Gabriele Taurisano, che ha ricevuto le loro istanze e li ha ascoltati in un momento così duro per loro.
Una strada che le famiglie non avrebbero voluto percorrere, ma che ora sentono di non poter evitare: in alcuni casi, si è verificato il taglio netto e in altri la riduzione del monte ore per l’assistenza domiciliare, in cui gli operatori socio-assistenziali affiancano i sanitari nella cura e nell’igiene dei ragazzi. Spesso non si parla di bambini, ma di giovani adulti.
Una situazione esasperante, quella vissuta dalle famiglie di questi ragazzi, portata al collasso anche dalle modalità con cui questo provvedimento è stato loro comunicato: a nessuna delle famiglie, infatti, è mai arrivata una telefonata o un messaggio da parte dell’ufficio Servizi Sociali per comunicare l’interruzione del servizio. Gli stessi operatori assistenziali avrebbero ricevuto comunicazione dall’ufficio di non parlare dell’argomento con le famiglie, poiché sarebbero stati loro stessi a occuparsene.
Intanto, il tam tam di informazioni pubblicate per mettere in risalto questa vicenda ha già dato i primi frutti: le famiglie dei disabili sono state convocate per mercoledì mattina. Si presume che in quell’occasione si metterà in pratica ciò che il sindaco Molfetta ha annunciato a mezzo Facebook, ossia passare alla verifica dello stato di gravità di ogni assistito per rimodulare il monte ore.
A.P.
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