BRINDISI- Tagli all’assistenza domiciliare educativa, servizi sociali in emergenza. E’ allarme dei lavoratori impiegati nelle attività di sostegno ai cittadini maggiormente fragili, le difficoltà economiche del Comune di Brindisi non consentono di rinnovare i contratti con le associazioni che si occupano dell’assistenza educativa. Intervengono così i sindacati: “ La grave situazione che si è venuta a creare in seguito alla decisione del sindaco Riccardo Rossi di prorogare fino al 30 settembre 2020 il servizio di assistenza domiciliare educativa mentre il dirigente al bilancio, Simeone, non ha voluto controfirmare perché non in linea con le decisioni relative al piano di predissesto del comune di Brindisi- dice il Cobas- Uno stop che portato la cooperativa Amani, che gestisce il servizio, a sospendere le attività”. La denuncia arriva anche dalla CGIL che scrive: “Le spiegazioni possono essere diverse e ampiamente conosciute, ma sempre più numerose e tangibili sono le storie di coloro che oggi, nel nostro territorio, scivolano verso la povertà estrema e la grave marginalità sociale: persone anziane, giovani senza famiglia, donne sole o vittime di violenza, padri separati, persone con problemi di salute fisica, mentale o di dipendenza, migranti che fuggono da guerre o che arrivano in Italia alla ricerca di un lavoro.A complicare la situazione ha influito sicuramente l’emergenza pandemica, aggravando il quadro economico, già di per sé estremamente delicato nel comune di Brindisi, i cui effetti si potrebbero riverberare sul sistema sociale. Ma il punto è proprio questo: occorre invece invertire l’attuale paradigma e passare dall’attuale emergenza ad un nuovo modello di sviluppo in cui Protezione, Inclusione Sociale e Welfare diventino fattori strategici per il rilancio del nostro territorio. In quest’ottica, è necessario che tutte le Parti interessate, in primis il Comune di Brindisi, trovino responsabilmente adeguate soluzioni per una buona programmazione sociale, dando innanzitutto prosecuzione a tutti i servizi in scadenza d’appalto a cominciare dal Polo Servizi Territoriali e Servizio di Assistenza Domiciliare Educativa, senza dimenticare i 5 Lavoratori ex “Punto Luce” ed i Lavoratori dello Sportello Sociale. Così come pure occorre far ripartire a pieno servizio tutti i restanti servizi tra cui l’ADI/SAD”.
BrindisiOggi
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