Tagli ai disabili, scontro tra parlamentari: Matarrelli contro il Governo, Mariano: “Non è vero”

MESAGNE – Sulla vicenda dei tagli dei fondi per i diversamente abili, è in corso un botta e risposta tra due onorevoli della provincia di Brindisi: Toni Matarrelli e Elisa Mariano.

Matarrelli, Gruppo Misto, ha commentato su Facebook, come risposta agli articoli che hanno raccontato le vicissitudini occorse in questi giorni ad alcune famiglie mesagnesi che si sono viste tagliare le ore di assistenza domiciliare (oggi ripristinate parzialmente, NdR), che la responsabilità di ciò che accade nei comuni è a carico delle politiche nazionali.

“È il Governo centrale che stabilisce le politiche del Welfare, che quindi riconosce, taglia o nega ad esempio il diritto all’assistenza. Nell’ultimo triennio il Fondo nazionale per le non autosufficienze è stato letteralmente dimezzato, di fatto abbattendo del 50% le risorse destinate ai Comuni. Se a questo si aggiunge che l’ambito territoriale di cui Mesagne è Comune capofila ha, nel quinquennio appena trascorso, consumato una gestione assolutamente inadeguata (erogando servizi in maniera indiscriminata, senza fare i conti con le risorse disponibili e senza fare distinzione tra servizi indispensabili e quelli che non lo sono affatto), si comprende bene come la situazione attuale sia drammatica. Nonostante ciò, l’Amministrazione Comunale di Mesagne – guidata da persone sensibili e perbene, sorretta da una maggioranza politica costituita da persone altrettanto sensibili e perbene – ha deciso di tutelare ad ogni costo i casi di disabilità più gravi, continuando ad erogare i servizi fin qui forniti, ma svolgendo anche una incalzante azione di sollecitazione e proposta nei confronti della ASL, unico ente deputato a ciò. Noi comprendiamo – e come potrebbe essere altrimenti – le proteste di mamme disperate, le comprendiamo ed anzi siamo solidali con loro”.

Una frase che non poteva non essere colta dall’onorevole Elisa Mariano, del Pd, che ha prontamente ribattuto con una lunga e dettagliata risposta. “Non c’è nessun taglio da parte del Governo nazionale al fondo non autosufficienze, anzi. Con questa legge di stabilità lo abbiamo messo in sicurezza. Il fondo era stato dimezzato e poi azzerato durante gli anni del Governo Berlusconi e Monti. E proprio nell’ultimo triennio, ha ripreso ad essere finanziato e riportato ai livelli precedenti – secondo quanto dichiarato dalla Mariano, sarebbe avvenuto esattamente l’opposto di quanto scritto da Matarrelli – Quanto dico è facilmente verificabile. Basta andare a guardare i decreti di riparto sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali: nel 2013 il FNA è passato a 275 milioni dopo l’azzeramento del 2012; nel 2014 è aumentato ancora arrivando a 350 milioni e nel 2015 è stato portato a 400 milioni: nel 2016 manterrà sempre i 400 milioni così come previsto dalla Legge stabilità 2015 e da quella 2016. Il vero miracolo è stato compiuto negli anni precedenti, quando i servizi sono stati tenuti in piedi nonostante i tagli ed attingendo a tutte le fonti possibili. Ciò non vuol dire che non vi sia la necessità di riprogrammare i servizi o di intervenire con aggiustamenti, soprattutto se lo si fa nell’ottica di aumentare l’efficienza della spesa, la sua appropriatezza e la sostenibilità nel tempo. L’importante è che questa opera di revisione non abbia un impatto devastante sulla carne viva delle famiglie che vivono situazioni di gravissima difficoltà, perché ciò può essere evitate senza scaricare impropriamente ed ingiustamente sul Governo nazionale responsabilità che non sono certamente sue. Inoltre, proprio in queste ore, con la legge di stabilità in esame alla Camera, tutto il PD sta lavorando con il massimo impegno per garantire la copertura dei capitoli del sociale. Accanto al pieno finanziamento di questo fondo, infatti, abbiamo già previsto 90 milioni di euro per il “Dopo di Noi” e sono all’esame gli emendamenti, da noi depositati, che prevedono altri fondi per i progetti di “Vita indipendente” sempre dedicati ai disabili, oppure quelli utili al rifinanziamento per i servizi provinciali rivolti ad audiolesi e videolesi”.

BrindisiOggi

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