BRINDISI- Sversamento di schiume e fanghi da una vasca della Sanofi, sotto sequestro l’area. Dopo la segnalazione alle 18,00 di sabato scorso alla Centrale operativa dei Carabinieri, e l’ intervento immediato di una pattuglia della Stazione Forestale di Brindisi, da cui è stato quindi richiesto il supporto tecnico dell’ ARPA Puglia, l’ area oggetto di sversamenti di schiume e fanghi, rivenienti da tracimazione di una vasca di trattamento biologico dello stabilimento “Sanofi SpA” della zona industriale del capoluogo, è stata sottoposta a sequestro preventivo penale.
Le operazioni sono terminate oltre la mezzanotte, con il campionamento effettuato dai tecnici dell’ ARPA, per verificare, all’ esito delle analisi, la natura dei reflui e la loro pericolosità, e che non vi siano state infiltrazioni nel sottosuolo.
Intanto, il sequestro si è reso necessario per evitare che si aggravassero le conseguenze dell’ incidente, probabilmente dovuto ad un malfunzionamento della vasca, non segnalato per tempo dal sistema di monitoraggio automatico.
La superficie è stata delimitata previa messa in sicurezza del perimetro, ad evitarne l’ ulteriore espansione, e misurata in circa 1200 metri quadrati, su 500 dei quali il miscuglio di fanghi e schiume aveva raggiunto i 10 centimetri di spessore.
L’ azione di sequestro è stata collegata all’ ipotesi di reato di cui all’ art. 256, comma 1, del Decreto legislativo n. 152/2006 (“Codice dell’ Ambiente”) per gestione illecita di rifiuti speciali, e posta a carico del direttore dello stabilimento; al responsabile del trattamento dei reflui, invece, è stata affidata la responsabilità della custodia dell’ area.
Un’ ulteriore area di 460 metri quadri, pure interessata dallo sversamento, e di proprietà di un’ attigua struttura alberghiera, è stata ugualmente sequestrata ed affidata in custodia giudiziale alla proprietaria.
BrindisiOggi
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