Supermercato della droga nel centro cittadino, dieci arresti, hashish e marijuana anche ai minori

MESAGNE- Spaccio di droga nel centro cittadino, smantellata una articolata organizzazione, dieci arresti.

“Calciobalilla”, “asciugamano”, “cd” questi i termini usati dai pusher per indicare la droga. Le indagini sono state condotte dagli uomini del commissariato di Mesagne e gli arresti eseguiti

sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pm Milto Stefano De Nozza e disposta dal Tribunale di Brindisi.

Secondo  le risultanze investigative il giro di spaccio per lo più di hascisc e marijuana, che avveniva in case disabitate dal centro storico della cittadina del Brindisino, era gestito da gente del posto ma anche da un barese. Parte della droga risulta essere importata dall’Albania.

Le indagini  erano iniziate lo scorso anno, ad agosto, dopo le segnalazioni di alcuni genitori che lamentavano l’uso di droga da parte dei loro figli minorenni .  Con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, ambientali e sistemi di rilevazione satellitare ed appostamenti gli agenti hanno identificato quali responsabili di spaccio: . Simone Schingaro, Americo Pasimeni, Andrea Pagliara, Ettore Salati (44anni), Ettore Salati (48 anni); Carmelo Leuzzi, Vittorio Pignatelli, Rossana Salati, Davide Melacca e Bruno Petarra. Sette degli arrestati sono stati condotti in carcere, altri tre ai domiciliari. Una la donna coinvolta.

Dalle intercettazioni si evince il vasto giro di droga : “…questa cazzo di erba albanese pure per provare quanto cazzo ne usciva… Così se fai già 100 gr… pure che ne uscivano come devo dire 20-30 gr. di quello là che si vende per dire a 15 a 20.. da 100 Euro ne fai uscire 4-500 Euro” .

Il punto di riferimento,  deposito della droga era un locale seminterrato ubicato al “civico 20” di Via Mauro Capodieci, di ignota proprietà e, dunque, occupato e illecitamente utilizzato dai Salati.

In quel deposito-laboratorio il personale del commissariato di Mesagne, ha di recente fatto irruzione sequestrando 1.526 grammi di sostanza stupefacente tra hascisc e marijuana ed il materiale utile per il confezionamento.

A qualche decina di metri il “deposito” secondario (l’abitazione di Rossana Salati),  considerata“piazza di spaccio” a cielo aperto (nell’intersezione tra via Mauro Capodieci, piazzetta Dei Ferdinando e vico dei Moneo): lì i venditori al dettaglio avrebbero organizzato un supermercato attivo tutto il giorno.

Durante le indagini è stato sequestrato denaro contante e titoli bancari per 36.500 euro.

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