
BARI – Riparte dai concetti essenziali della scorsa stagione la nuova avventura della Happy Casa Brindisi per la stagione 2019-2020. Pur sconfitta dalla ben più strutturata Humana Reyer Venezia (73-78 il punteggio finale), nella prima giornata del torneo che assegna la Zurich Connect Supercoppa 2019, la squadra di Coach Vitucci riprende il filo del dizionario cestistico ampiamente consultato nella passata stagione. L’intensità difensiva è ben spiegata dal primo quarto giocato dai giocatori brindisini che mandano plasticamente in corto circuito le intenzioni più che le applicazioni di gioco della Reyer che inciampa continuamente nella costruzione dell’offesa e lascia ampi margini di manovra a Brindisi in difesa. John Brown III, ci ricorda che a volte l’impossibile diventa realtà mentre il nuovo arrivato Radosavljevic sfoggia una facilità di gestione dei possessi degna del Vlade Divac che giocava nei Sacramento Kings allenati da Coach Rick Adelman. Alla fine dei primi 10 minuti di gioco Venezia rimane a 6 punti, Brindisi ne segna 19 convincenti.
Lo scenario stenta a cambiare anche nei primi minuti del secondo quarto, con la Happy Casa che raggiunge i 22 punti di vantaggio (6-28), l’entusiasmo dei tifosi brindisini giunti in gran numero al Palaflorio di Bari è alle stelle, ma la Reyer è un team profondo e di qualità che raccoglie idee e coraggio e complice un momento a vuoto di Brindisi riesce a chiudere il secondo quarto con soli dieci punti di svantaggio (23-33).
Dopo la pausa si assiste a una partita diversa, almeno nel terzo quarto, in cui Venezia dispiega tutto il capitale sportivo di cui dispone con Austin Daye che recupera in pieno il potenziale nascosto nei primi due quarti, e prima sorpassa Brindisi al 6’ minuto di gioco, poi allunga sempre di più congelando un vantaggio di 10 punti alla fine dei 15 minuti di gioco.
L’inclinazione alla non continuità dell’azione positiva di squadra della Reyer, permette alla Happy Casa Brindisi di affacciarsi nuovamente alla contesa sopratutto grazie a un ritrovato Adrian Banks che emerge dalle nebbie in cui si era nascosto nei primi tre quarti di gioco.
Sono due chiamate arbitrali abbastanza dubbie (la prima sull’antisportivo nei confronti di Banks è parsa da subito una grave mancanza, la seconda sulla rimessa assegnata alla Reyer dopo il controllo dell’instant replay, pure), a negare alla Happy Casa la possibilità di giocarsi la gara con un ultimo tiro.
Il fallo tecnico fischiato a Brown fa scorrere i titoli di testa sulla partita che vede la Reyer avanzare alla finale che verrà giocata Domenica 22 alle 20:30 contro il Banco di Sardegna Sassari.
Brindisi invece sarà in campo alle 18 per la finale del terzo e quarto posto contro la Vanoli Cremona.
Amedeo Confessore
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