MESAGNE – Il lavoro, alla fine, paga sempre. Devono aver pensato questo i volontari dell’Avis di Mesagne, dopo il brillante risultato della raccolta di mercoledì 16, nel tradizionale appuntamento che l’associazione organizza nel giorno della festa della Madonna del Carmine. Ben 97, infatti, sono stati i donatori a porgere il braccio per compiere il gesto più bello. Le sacche raccolte sono state 86.
«Il risultato di mercoledì scorso – afferma in una nota ufficiale Rosaria Magrì, presidente cittadino dell’Avis – risolleva il morale di tutti i volontari per diversi motivi: innanzitutto, in questo periodo di forte emergenza sangue, portare in una mattinata 86 sacche significa offrire un aiuto importante alle necessità del centro trasfusionale di Brindisi; in secondo luogo, un’affluenza così straordinaria in un giorno feriale è la conferma della sensibilità dei soci alla chiamata alla solidarietà, un sentimento che non si è fatto minimamente intimidire dalle polemiche sterili e appositamente montate nelle ultime settimane».
La presidente si riferisce, con ogni evidenza, alle vicenda dei controlli della Guardia di Finanza presso la sede provinciale dell’associazione, presso l’ex ospedale Antonino Di Summa, a Brindisi, innescati dalla denuncia di un volontario di un’altra associazione operante nello stesso settore. «È innegabile che si è cercato di screditare e gettare delle ombre sul lavoro dei volontari che da anni dedicano tempo ed energie alla causa in cui credono di più: aiutare chi ha bisogno – prosegue Rosaria Magrì – Ciò che turba non poco gli animi è il fatto che questo tentativo di diffamazione provenga da parte di un’altra associazione presente sul territorio e impegnata per lo stesso scopo. In una simile situazione, una domanda sorge spontanea: com’è mai possibile che un risentimento personale possa condurre a questo punto? Aiutare chi ha bisogno: questo è il premio più grande, il “rimborso” più generoso che i volontari, quelli veri, percepiscono».
Maurizio Distante
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