“Cosa è successo alla Multiservizi? Di chi è realmente la colpa?”

INTERVENTO-“ La Follia imperversa, là dove c’è caos”. Nota frase enunciata durante la rivoluzione Francese,per testimoniare che la mancanza di progettualità ,di linearità, ma soprattutto di obiettivi certi, produceva atteggiamenti schizofrenici ed ingiustificati nella folla,insomma “ Un tutto contro tutti”.

 Leggo con stupore,della situazione della Brindisi Multiservizi,delle accuse verso vecchi Amministratori della società,di accuse verso il nuovo Amministratore, di confusione sul futuro della società,di dichiarazioni che creano fibrillazioni sul futuro occupazionale di 170 lavoratori e relative famiglie.

Ma che è successo? Chi visiona i bilanci dal 2008 fino al 2011,si rende conto che la società era sana ,aveva bilanci in ordine,certo bisognava continuare a migliorare la gestione in generale razionalizzandola,applicare con più rigidità alcune procedure di affidamento a terzi,ma la società era in salute.

L’arrivo del Commissario Prefettizio,porta ad una diminuzione del 35% degli affidamenti e quindi del fatturato,che incide in maniera determinante sull’andamento societario,atteso che alcune voci di costo,per necessità sono rimaste invariate.

La società partecipata al 100% dal Comune ha sempre avuto il privilegio di vedersi affidati alcuni lavori e successivamente regolarizzati con la formula del “ ora per allora”,atteggiamento questo da parte del Comune oserei dire standardizzato negli anni.

L’ente socio,ha affidato alla società,obbligandola ad acquistare una ben precisa tipologia di mezzi particolari,il “servizio di rimozione veicoli”,garantendo la presenza al mattino e al pomeriggio di Vigili Urbani (pubblici ufficiali),tale presenza per svariati motivi non è stata sempre garantita,ed il servizio dopo un primo periodo di positività è risultato deficitario ,incidendo non poco sul bilancio della società.

L’ente socio non ha riconosciuto alla Brindisi Multiservizi lavori fatti per svariati milioni di euro,adducendo come motivazione la mancata autorizzazione per iscritto,bastava verificare i rapportini di lavoro dei dipendenti,l’utilizzo delle attrezzature ect,per rendersi conto della verità,ed invece il paradosso è stato” faccio dispetto a mia moglie e mi eviro”.

Come si può mettere in discussione ed in cattiva luce l’operato di un amministratore (il dott. Teodoro CONTARDI),stimato professionista,consulente di vari tribunali italiani,ipotizzando finanche un falso in bilancio. Per l’utilità di chi? Non si capisce.

E che dire del nuovo amministratore (L’avv. Arigliano),stimato professionista,la cui nomina come amministratore è avvenuta attraverso un bando Pubblico e scelto dal Sindaco sulla base di un curriculum vitae presentato e su un ipotetico rapporto fiduciario. Anch’egli chiede all’ente Comune somme per milioni di euro per lavori fatti,che il Comune non vuole riconoscere,che cosa significa questo che gli amministratori dicono falsità o il problema alberga da qualche altra parte?

Vorrei ricordare che questa Società la Brindisi Multiservizi, come le altre è sorta in un periodo in cui in città c’era una situazione esplosiva ,legata alla forte crisi occupazionale,ha subito la cosidetta Operazione Primavera ect. Questa società in parte è stato un ammortizzatore sociale di rilievo,dando la possibilità a molti per il reinserimento nella società civile, ma qualcuno lo dimentica.

Certo negli anni ,si sarebbe potuto pensare ai giovani disoccupati o chi era in cerca della prima occupazione.

Non bisogna strumentalizzare i posti di lavoro della gente che opera all’interno della società,ma bisogna pensare ad una azione di rilancio della società, chiarendo fino in fondo i rapporti tra Ente Socio e società ,per non trovarsi in futuro davanti a situazioni incresciose.

La via della messa in liquidazione è uno stratagemma economico –finanziario,per giustificare una situazione che vede le maggiori colpe sul Comune e sul suo apparato burocratico,con i giusti distinguo.

 Il Comune deve pagare i suoi debiti nei confronti della Multiservizi,non deve ripianare ,perché non c’è niente da ripianare, deve solo pagare per i lavori che la società ha fatto.

Come farlo? Utilizzi quello che un tempo si chiamava Finanza creativa,utilizzi tutto quello che il mercato gli offre. Ma lo faccia e subito.

Qualcuno facendo voli pindarici ed elucubrazioni mentali su ipotetiche cessioni di ramo di azienda,identificati come deficitari, crede di poter risolvere il problema. Che stranezza,un privato dovrebbe acquisire un ramo di azienda che Il Comune di Brindisi pubblicizza come deficitario, per quale motivo?  Paradosso della confusione regnante,atteso che alcuni servizi in passato non erano deficitari.

La Multiservizi sacca di clientelismo più bieco e fine a se stesso? Nessuno e dico nessuno è escluso ,né da una parte ,né dall’altra,anche per chi candidatosi per uno schieramento vincente ha ottenuto promozioni e spostamenti,ma questo attiene alla gestione spicciola,l’importante siano garantiti sempre  e comunque i livelli occupazionali, con un bilancio in ordine e nel rispetto delle procedure.

 Claudio Niccoli, già consigliere e assessore comunale

 

 

 

 

 

 

 

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