BRINDISI – Studenti in protesta in tutta Italia e anche a Brindisi. Scuole in agitazione e occupate da diversi giorni. Le motivazioni della nostra protesta – scrivono gli studenti del liceo scientifico ‘Fermi-Monticelli’ di via Nicola Brandi a Brindisi – sono legate a motivi interni all’istituto, ma anche alla situazione scolastica nazionale. Gli studenti del ‘Moticelli’ sono in presidio permanente da ieri (3 dicembre) mentre i ragazzi del liceo ‘Fermi’ con sede al quartiere Santa Chiara nono sono più in occupazione, ma stanno gestendo anche loro un presidio permanente così come d’accordo con il dirigente scolastico.
“Fin dall’inizio del periodo di agitazione, – si legge nella nota degli studenti – la nostra comunità studentesca si è dimostrata sensibile verso le problematiche esposte dal mondo della scuola, e determinata verso l’attuazione di azioni di protesta. Come di consueto per la nostra realtà, al fine di analizzare i problemi e di determinare le forme della protesta, sono risultati fondamentali i luoghi di democrazia attraverso i quali abbiamo potuto dibattere e confrontare le nostre idee”.
“In seguito a vari incontri, – continuano – dunque, una folta maggioranza di studenti ha sinergicamente concordato la linea da perseguire, individuando nel Presidio la forma più attinente alle mozioni avanzate. Il Presidio si prefissa l’obiettivo di dar voce alle richieste degli studenti, garantendone comunque l’inalienabile diritto allo studio. Il motivo che ha portato gli studenti a manifestare questo dissenso, ha sia una matrice interna all’istituto che una esterna relativa alla situazione scolastica nazionale”.
“Per quanto concerne il primo aspetto, il dimensionamento determinato dall’ufficio scolastico regionale, con la conseguente fusione dei due Licei, ha prodotto l’esigenza di ottenere un’unica struttura che possa raccogliere l’intera popolazione scolastica al fine di usufruire di spazi assembleari dove realizzare la vera condivisione di problemi, idee e iniziative riguardanti la vita scolastica. Per quanto concerne il secondo aspetto, è emerso un sostanziale dissenso rispetto alle linee programmatiche proposte dal Ministero dell’Istruzione all’interno de “La Buona Scuola” e alle modalità di consultazione”.
Gli studenti, inoltre, hanno espresso la necessità di un fattivo confronto con le amministrazioni scolastiche e locali che permetta una complessiva conoscenza dei meccanismi burocratici che caratterizzano questi Enti.
BrindisiOggi
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