Studenti in marcia contro “la Buona scuola” di Renzi, sit in davanti al Comune/Video

BRINDISI- Gli studenti scendono in piazza contro la “Buona scuola” ossia la nuova riforma Renzi. Uno sciopero nazionale al quale hanno aderito anche i giovani della città di Brindisi che danno così avvio ad un autunno caldo.

DSC_0626Gli studenti rivendicano:  un istruzione gratuita, pubblica e di qualità, per il reddito di formazione, per il welfare, per gli spazi sociali, per un altro modello di didattica e formazione in pratica al contrario della riforma Renzi che sembra privilegiare gli interessi delle imprese, che dà più poteri ai presidi, che valuta e punisce docenti.DSC_0580

Questa mattina in tanti hanno partecipato al corteo che ha preso avvio dal tribunale per snodarsi poi nelle vie del centro storico. Sit in davanti al palazzo del comune in piazza Matteotti. Erano oltre 1000 gli studenti da Francavilla Fontana, Ostuni e Oria.

Oggi il corteo ha voluto, ai sensi di ciò, lanciare una serie di messaggi.
Partiti dalla Biblioteca Provinciale, gli studenti hanno affisso uno striscione sui muri della sede Enel in Viale Commenda che recitava “FUORI I VOSTRI INTERESSI DALLE SCUOLE”, e sotto l’Ufficio Scolastico Provinciale “PIAZZA DOPO PIAZZA PER UN ALTRA IDEA DI SCUOLA”. Altra tappa è stata sotto l’INPS, in piazza Vittoria, dove gli studenti hanno contestato il Jobs Act del governo Renzi perchè “LA PRECARIETA’ E’ IL PROBLEMA, NON LA SOLUZIONE”.
Una delegazione di studenti è stata ricevuta dall’Assessore alle politiche giovanili Margarito.
All’amministrazione comunale di Brindisi è stato proposto un progetto di comodato d’uso comunale sui libri di testo, la quale si è impegnata ad accogliere l’istanze studentesche e aprire un interlocuzione sul tema.

“La scuola non si adatta alle esigenze dei giovani – dicono gli studenti- e difficilmente li prepara adeguatamente, anche a causa dei continui tagli nell’ambito della didattica e dei continui licenziamenti di docenti mentre gli insegnanti che rimangono vedono aumentate le ore di lavoro senza un adeguamento nello stipendio”.

BrindisiOggi

 

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