BRINDISI- “Stanno smembrando questa città: sono partiti con la Banca d’Italia, poi l’Autorità portuale, poi con la Camera Commercio. Brindisi deve reagire, ha bisogno di opportunità e di una risposta concreta. Serve una soluzione di comunità. E secondo me la risposta oggi a questo bisogno è la Fondazione di comunità”. Lo afferma don Mimmo Roma, responsabile della pastorale sociale dell’Arcidiocesi di Brindisi e Ostuni. Da mesi il parroco sta lavorando per realizzare quella che potrebbe davvero essere una chiave per aiutare l’intero territorio mettendo in campo risorse, progetti, servizi e lavoro.
Si chiama Fondazione di comunità, un ente no profit, che con un proprio capitale economico crea opportunità di lavoro, imprese e servizi sul territorio. Al momento nel sud d’Italia le fondazione di comunità sono nate solo in Campania e in Sicilia, ma a breve ne sarà istituita una anche in Puglia. L’idea è stata lanciata dall’Arcidiocesi di Brindisi Ostuni, che potrebbe segnare l’inizio per la nascita di fondazioni di comunità anche nel resto della regione. “Basta con gli annunci – afferma don Mimmo Roma, delegato arcivescovile per la pastorale sociale e parroco del Duomo di Brindisi – servono opportunità concrete per lo sviluppo di questa provincia, dove vige la frammentazione”. Il progetto prevede di mettere insieme diversi soggetti locali, dalle istituzioni alle associazioni, gli organi professionali e privati cittadino. Tutti parteciperanno con una propria quota, anche la Chiesa farà la sua parte. “Il primo obiettivo – spiega don Mimmo – è quello di creare un cammino comune sul territorio per migliorare la qualità della vita, e dare possibilità concrete con capitali da investire attraverso bandi o altre modalità”.
La Fondazione con il sud, nata per lo sviluppo del Mezzogiorno, ha tra le mission quella di aiutare e sostenere con propri fondi le Fondazione di comunità del meridione d’Italia, lo fa raddoppiando il capitale di partenza qualora questo fosse tra i 300 e 500mila euro. E la nascente fondazione di comunità di Brindisi punta proprio a questo, ad ottenere l’attenzione della Fondazione con il sud con un riverbero di capitali importanti sulla provincia di Brindisi. Risorse che sarebbe trasformate in progetti di utilità sociale con la creazione di imprese per giovani ma anche per meno giovani. All’idea dell’Arcidiocesi hanno già aderito alcune associazioni come Confindustria e Confartigianato. Don Mimmo Roma ha chiesto ed ottenuto anche il coinvolgimento nel progetto del procuratore capo della Repubblica di Brindisi Antonio De Donno, con il questore Ferdinando Rossi e i comandanti dei carabinieri e della guardia di finanza. “Oltre al consiglio di amministrazione – aggiunge il parroco – vorremo anche costituire un comitato dei garanti con rappresentanti e difensori della legalità affinchè scopi e finalità siano chiare sin dall’inizio”.
Chi accoglierà la proposta del prete farà parte del gruppo di lavoro che dovrà esaminare i bisogni del territorio e proporre concrete opportunità a medio e lungo periodo. Si tratta della prima esperienza in Puglia di queste dimensioni. Non sarà gestita dall’Arcidiocesi che è solo il soggetto promotore. A Brindisi per l’istituzione della Fondazione darà il proprio contributo il direttore della Conferenza episcopale italiana per l’ufficio problemi sociali e lavoro don Bruno Bignani.
Alberta Esposito
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