BRINDISI – «Sta affondando una nave! Presto, accorrete!». Dev’essere stato più o meno questo il contenuto della telefonata arrivata oggi pomeriggio alla Capitaneria di porto di Brindisi. Qualcuno ha chiamato il 1530, il numero blu per l’emergenza in mare, avvisando che un natante era in balia delle onde, nelle acque del porto di Brindisi.
Immediato è scattato l’intervento dei militari con l’invio di una motovedetta e del nostromo di servizio via terra per riscontrare la fondatezza e la gravità della segnalazione. I controlli eseguiti coi mezzi e col personale, però, davano un esito negativo: nessuna imbarcazione risultava in difficoltà nello specchio d’acqua indicato dall’allarmata segnalazione. Approfondendo la faccenda, dalla Capitaneria si è capito che si trattava di uno stupido scherzo telefonico, probabilmente ordito da un gruppo di ragazzini in vena di giocare.
Fatti rientrare i mezzi navali e terrestri, i militari hanno proceduto a denunciare il fatto all’autorità giudiziaria. Il procurato allarme incide in modo negativo sulle tempistiche d’intervento dei mezzi di soccorso per le eventuali, reali, situazioni d’emergenza, ripercuotendosi inevitabilmente sulle concrete attività operative della Capitaneria.
«Questo importante messaggio – scrivono in una nota i militari – deve servire da monito alla collettività tutta, al fine di evitare comportamenti inutili e dannosi nonché gravanti sull’erario, in quanto non vanno sprecati beni e risorse dello Stato, specie in questo periodo di difficile congiuntura per la spesa pubblica».
BrindisiOggi
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