Spreco di denaro pubblico. Il Comune paga in ritardo, 18 mila euro si trasformano in 392mila

BRINDISI-  In principio era solo 18 mila euro, soldi che il Comune di Brindisi avrebbe dovuto pagare per aver perso una causa giudiziaria, ma con il passare del tempo la cifra è lievitata in maniera esponenziale. Il Comune dovrà sborsare quasi 392 mila euro. Questo a causa del ritardo accumulato dall’Amministrazione per non aver pagato in tempo la somma dovuto. Nel prossimo Consiglio comunale fissato per il 28 settembre, all’ordine del giorno è prevista infatti la variazione di bilancio di oltre 390 mila euro. A denunciare lo spreco di denaro pubblico  è l’ex consigliere comunale del Pd, oggi componente dell’associazione Left,Enzo Albano, che ha scritto  una lettera al sindaco Consales. Nel caso specifico Il Comune per effetto della sentenza di condanna  relativa ad  un contenzioso di  18 mila euro, risalente al 1973, è stato condannato al pagamento  della somma, che è cresciuta vertiginosamente non solo per la rivalutazione Istat, per le spese processuali  ma anche, e soprattutto, per  non aver  provveduto  in tempo al pagamento. Questo doveva avvenire  entro il  termine di  120 giorni dalla notifica della sentenza esecutiva, previsto per il 15 maggio scorso. Visto l’inadempienza  è stata attivata  la procedura esecutiva in danno del Comune con la notifica dell’atto di precetto e successivamente  del pignoramento. L’attuale procedura  di riconoscimento del debito fuori bilancio- scrive Albano-  ripropone il tema dei pagamenti in ritardo, dei maggiori ingiustificati costi sopportati dal Comune per interessi, anche per effetto delle tante procedure esecutive, che configurano situazioni di danno erariale, di spreco di denaro pubblico, mai messe sotto controllo”.Pagamenti, che  in moltissimi casi nel passato non sono  mai stati portati in consiglio comunale per il dovuto riconoscimento come debiti fuori bilancio e, di conseguenza,  mai comunicati   alla Corte dei Conti. Affinchè non siano sempre i cittadini a pagare, il rappresentate di Left, chiede di rintracciare i responsabili di tale omissione per far ricadere su di loro ogni responsabilità. Come per dire: chi ha sbagliato paghi. “Se questi  fatti continuano ad accadere- afferma Albano- è plausibile ritenere, che nella macchina comunale  qualcosa non funziona, qualcosa che va registrato, controllato e verificato”. Ma quello dei ritardi non sarebbe l’unico problema, a questo si aggiunge il grande numero dei contenziosi giudiziari a carico del Comune di Brindisi. Negli ultimi tre anni,  ci sono state condanne per 21 milioni di euro, ai quali vanno  aggiunti 1,6 milioni di euro relativi a quelle più recenti, in attesa di riconoscimento. Ad evidenziare questo non è stato solo l’ex consigliere comunale, ma anche il Collegio dei Revisori che nella sua relazione ha in qualche modo dubitato della capacità, dell’Amministrazione comunale di saper gestire in modo adeguato i propri rapporti con i suoi interlocutori.

 Lucia Portolano

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