FASANO – Un muro alto 2 metri e lungo 140, realizzato con 700 metri cubi di sabbia. Questo hanno trovato i militari della Guardia Costiera di Brindisi, delegazione di spiaggia di Savelletri, coordinati dal maresciallo Cisternino, in zona Torre Canne, Comune di Fasano, durante uno degli usuali controlli della costa, presso la spiaggia in concessione ad una nota struttura alberghiera, all’interno dell’area protetta del Parco delle Dune Costiere. A conclusione delle operazioni di verifica, è scattata la denuncia per l’amministratore e il direttore della stessa struttura per innovazioni non autorizzate sul pubblico demanio marittimo.
I rilievi effettuati dai militari hanno accertato che, utilizzando l’arenile in concessione, era stata creata una barriera di sabbia alta 2 metri che percorreva l’intero fronte mare per una lunghezza di circa 140 metri. La barriera, realizzata senza alcuna autorizzazione ma a seguito di una semplice comunicazione al Comune di Fasano in cui si informava circa dei presunti “lavori di livellamento”, sarebbe servita, a detta degli indagati, per preservare la sabbia in previsione delle mareggiate invernali. All’atto del controllo, però, i militari della Guardia Costiera si sono trovati di fronte a un muro di sabbia creato tramite la movimentazione di circa 700 metri cubi, in un’area, tra l’altro, soggetta a rigidi vincoli ambientali e paesaggistici che quasi quotidianamente, grazie a una convenzione stipulata con l’ente gestore del Parco delle Dune Costiere, viene costantemente vigilata dagli uomini della Capitaneria di Porto di Brindisi.
Quest’ultima operazione sta a dimostrare che in tutto il compartimento marittimo sotto la giurisdizione della Capitaneria di Porto di Brindisi, non si placano le operazioni a tutela del paesaggio e del demanio marittimo. Il comandante della Capitaneria il capitano di vascello Mario Valente, onde evitare simili situazioni, invita tutti gli operatori del settore ad attenersi scrupolosamente alle previste operazioni di livellamento che, come previsto da un’ordinanza della Regione Puglia, devono essere finalizzate esclusivamente all’eliminazione di avvallamenti e alla regolarizzazione della superficie, senza alterazione del profilo longitudinale e trasversale e delle quote altimetriche, senza mai interferire con la zona dunale e limitate all’arenile in concessione.
BrindisiOggi
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