BRINDISI- L’ipotesi di spostare il carcere al di fuori della mura della città di Brindisi non è una storia nuova. La proposta avanzata nella mozione del consigliere Francesco Cannalire ed approvata all’unanimità dalla commissione urbanistica al comune di Brindisi presieduta da Giovanni Brigante in realtà è stata avanzata già 8 anni fa.
“Ricordo che correva l’anno 2007- spiega Giampiero Epifani, coordinatore cittadino NCD di Brindisi- quando da Presidente della Circoscrizione Commenda – Cappuccini – Minnuta insieme al vice-presidente Giuseppe De Maria e all’intero consiglio iniziammo a valutare tutte le possibilità per richiedere il dislocamento della Casa Circondariale di Brindisi in altro sito”.
“I cittadini interessati accolsero molto positivamente la proposta perché l’abnorme e scellerato incremento edilizio degli ultimi anni alla Commenda e soprattutto ai Cappuccini aveva visto ridurre notevolmente i già pochi spazi verdi e di aggregazione sociale e proprio lì si sarebbe potuto realizzare qualcosa di questo tipo.- aggiunge Epifani- Inoltre, ampliando gli spazi detentivi in un sito come quello di Restinco o Base Nato, ne avrebbero beneficiato detenuti e loro familiari che erano (e sono) costretti a sostare a lungo in prossimità di una delle vie più trafficate della città. Insomma, c’erano buone possibilità anche perché il Consiglio comunale avallò l’istanza della Circoscrizione inserendo la proposta nel “piano di rigenerazione urbana”. Ricordo anche che il consigliere regionale Rollo insieme al sindaco Mennitti incontrarono sia il ministro che il sottosegretario alla giustizia con delega al carcere On. Vitali. Si erano create tutte le condizioni per una svolta storica che avrebbe liberato il quartiere dal fatiscente e triste mausoleo cementizio. Ci auguriamo quindi che questa sia la volta buona affinché l’amministrazione realizzi questo progetto da noi proposto, e fatto successivamente approvare dal consiglio Comunale con delibera del 18 novembre 2008”.
BrindisiOggi
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