BRINDISI- Il comitato ambientalista No al carbone attacca il Circolo della Vela per aver inserito tra gli sponsor della Regata Brindisi-Corfù l’Enel e Tap. Arriva la replica del presidente del Circolo Teo Titi.
“Le sponsorizzazioni che le aziende ed i grandi gruppi industriali erogano a supporto dello sport nel territorio- afferma Titi- rientrano in un concetto di responsabilità sociale che comprende certamente anche i temi della tutela dell’ambiente e della salute, oltre che della garanzia di lavoro e sviluppo. Ognuno è libero di leggere tutto questo secondo i propri principi e convinzioni, ma senza colpire e criminalizzare le altrui sensibilità. La vela è uno sport pulito, la Regata Internazionale Brindisi-Corfù è una regata pulita e gli sponsor sostenendola non hanno chiesto in cambio alcunché, tanto meno la sottoscrizione di adesioni del Circolo della Vela Brindisi alle loro politiche industriali. Si tratta di sponsorizzazioni richieste, gradite e fondamentali per la sopravvivenza dell’evento.”
Il presidente del Circolo prende come esempio regate internazionali, precisando che un conto è lo sponsor altro è la libertà di ciascuno e l’autonomia del Circolo. “Molti dei grandi team velici impegnati nelle regate più famose, incluse quelle transoceaniche- aggiunge Titi- hanno società energetiche tra i propri supporter finanziari, e non ci risulta che quegli equipaggi vadano poi in tv a prendere politicamente posizione a favore di Gazprom o di altri gruppi, né è stato chiesto loro di farlo. Non ci faremo coinvolgere in alcuna polemica su questo terreno. I nostri allievi sono educati all’amore del mare e dei valori sportivi, i nostri soci e gli armatori che partecipano alla regata sono uomini liberi e consapevoli, ognuno dotato di idee proprie e raziocinio. Il Circolo della Vela rivendica con orgoglio la propria autonomia e libertà nel rispetto delle posizioni altrui ivi comprese quelle del Comitato del No al Carbone.”
BrindisiOggi
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