PORTO CESAREO- In località Punta Prosciutto, area costiera di grande pregio naturalistico e di notevole richiamo turistico nel comune di Porto Cesare, i Carabinieri della locale Stazione hanno accertato lo svolgimento di lavori con mezzi meccanici, finalizzati allo sbancamento del cordone dunale per la successiva aratura, con estirpazione e distruzione della tipica vegetazione cespugliosa della macchia mediterranea.
Sono quindi intervenuti prontamente anche i Carabinieri Forestali del Nucleo di Gallipoli, procedendo ad identificare il proprietario del terreno, ed a deferirlo in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Lecce, in quanto privo di qualsiasi autorizzazione o permesso.
Gli sono stati contestati i reati di intervento edilizio senza il prescritto permesso di costruire, ai sensi dell’ art. 44, comma 1, lett. c) del Testo Unico dell’ Edilizia e Urbanistica (D.P.R. 380/2001), e dell’ art. 181 commi 1 e 1-bis del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs. 42/2004), trovandosi all’ interno di un’ area tutelata dal Piano Paesaggistico Regionale (PPTR), ed infine dell’ art. 30 della L. 394/91 (Legge quadro sulle aree naturali protette) e dell’ art. 734 del Codice Penale (deturpamento di aree naturali sottoposte a particolare tutela dall’ Autorità).
L’ area interessata dai lavori di sbancamento, pari a 217 metri quadri, è stata sottoposta a sequestro preventivo penale; è classificata come bosco e rientra nella Riserva Naturale “Palude del Conte e Duna Costiera”.
L’ operazione si inserisce in una più ampia azione di sorveglianza attuata dall’ Arma dei Carabinieri (e coordinata dal Gruppo Forestale di Lecce) sul territorio, in particolare di quello costiero, nell’ approssimarsi della stagione estiva, quando i tentativi di sfruttamento illecito dei litorali salentini, seppur assoggettati ad una cornice di vincoli di tutela naturalistica ed ambientale, vengono posti in essere provando ad aggirare gli stessi con modalità più o meno evidenti.
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