INTERVENTO/ Avevamo gioito, come tutti i brindisini, per l’apertura della prima spiaggia pubblica attrezzata.
Finalmente un lido balneare ad accesso libero ma dotato di tutti i comfort: bar, servizio di ristorazione, docce, servizi igienici, parcheggio dedicato, ad uso gratuito anch’esso.
Dobbiamo amaramente ammettere che molte delle aspettative sono andate deluse.
La spiaggia di Cala Materdomini (noi continueremo a chiamarla così non essendo inclini alle espressioni anglofane) si è presentata agli utenti del tutto diversa da come era lecito sperare dopo anni di attesa.
Intanto è ancora priva del servizio bar e ristorante. Non è possibile fruire dei servizi igienici perché qualcuno si era dimenticato di provvedere all’allaccio alla rete fognaria.
E sia ben chiaro: nessuna responsabilità può essere addebitata al gestore, cui invece andrebbero fatti i complimenti per essersi accollato l’onere di garantire la pulizia e la guardiania del lido senza poter remunerare il suo impegno con la gestione dei servizi di somministrazione di alimenti e bevande atteso che il ritardo nella consegna gli ha impedito di poter effettuare in tempi utili i previsti investimenti per attrezzare le strutture dedicate a queste attività.
Ma ciò che più ha sconcertato è la scarsa attenzione dedicata alle esigenze ed ai bisogni dei diversamente abili.
Non può essere certamente sufficiente la disponibilità di una sedia job.
E la foto postata sul profilo facebook del Comune di una ragazza seduta su quella sedia ha quasi un sapore beffardo.
Elencare tutte le manchevolezze richiederebbe del tempo. Ci limitiamo ad evidenziare quelle più macroscopiche: i parcheggi riservati ai diversamente abili sono scarsamente segnalati, distanti dall’ingresso del lido e peraltro posizionati, al pari degli altri, su di un sedime di brecciolina; non esiste un bagno per i diversamente abili perché quello realizzato è solo al servizio del ristorante, ancora chiuso; idem per le docce; le passerelle di accesso all’arenile sono estremamente ripide; manca la passerella per l’accesso al mare, la cui installazione era stata annunciata dal Sindaco; non esistono servizi di spiaggia e in tal modo lo stesso utilizzo della sedia job risulta estremamente difficoltoso.
Certo, si fa ancora a tempo ad intervenire e seriamo lo si voglia fare sollecitamente.
Ciò che meraviglia è che con i gestori delle spiagge private non si è altrettanto indulgenti atteso che la richiesta di rinnovo della concessione andava accompagnata da un business plan in cui fossero dettagliatamente specificati i servizi dedicati ai diversamente abili ed ai loro accompagnatori.
Non resta che augurarsi che simi errori e manchevolezze non si ripetano anche nelle altre spiagge libere che il Comune di Brindisi ha intenzione di realizzare.
La Responsabile del Movimento Femminile
(Lucia DE GIORGIO)
La Vice Responsabile del Movimento Femminile
(Rita DELL’ERBA)
E adesso,che la passerella è, come il sindaco aveva dichiarata in sede di inaugurazione, al suo posto, di cosa ci lamenteremo? Lo scivolo sarà della lunghezza giusta, della larghezza giusta, del materiale e magari anche del giusto colore? Per decenni non si era visto un bel niente e i brindisini dormivano beatamente nella loro indifferenza, salvo poi svegliarsi improvvisamente e lamentarsi di qualunque cosa questa amministrazione facesse. Amministrazione che in tre anni ha prodotto in termini di progetti finanziati, più delle precedenti messe assieme.Ma, la filosofia non cambia, lamentarsi sempre e comunque, da buoni meridionali piagnoni.
È incredibile. La prima spiaggia libera dopo decenni, appena inaugurata ed in via di completamento, disabili compresi, e c’è già chi si lamenta. Sono passati solo pochi giorni da quando il sindaco ha detto che la stessa sarebbe stata completata entro pochi giorni ma ciò nonostante, da buoni brindisini, troviamo il modo di lamentarci,sempre e comunque. Io mi preoccuperei piuttosto della scarsa civiltà della gente e dello scarso rispetto che si ha della cosa pubblica.
Io invece devo protestare perché l’acqua era fredda e c’era troppo vento e ho dovuto fare circa venti metri per raggiungere la mia auto. È inconcepibile. Mi lamentero’con il sindaco.
CARA LUCIA DE GIORGIO…che hai fatto questo articolo solo per togliere valore …e come imbruttire una cosa bella …mi piacerebbe leggere e questo si chiama coerenza ….articoli che aggiungono valore alla nostra Brindisi Bella …se tutto questo è fatto per tradirci sappiate che il brindisino non si è mai tradito …e con questo non è un attacco alla persona…vorrei solo che la smettiate di scrivere articoli per imbruttire il bello …non BRINDISINI…siamo nati in un territorio bello ….