Spiagge libere: “Sporche ed insicure”

BRINDISI- Si apre la stagione balneare e come ogni anno si registrano i soliti problemi. Le spiagge libere sono ancora in stato di abbandono, e mancano i servizi primari quelli previsti da un ordinanza regionale che affida l’ attività balneare e l’uso del demanio marittimo delle zone di mare territoriale alle pubbliche amministrazioni.

A Brindisi sono tante le segnalazioni, tra queste quella dell’ADOC che denuncia lo stato in cui versa il litorale nord. “Segnaletica di sicurezza, servizio di salvamento, servizi igienici, parcheggi ed infrastrutture per garantire l’accesso ai disabili sono solo alcuni dei problemi evidenziati nel corso degli anni e mai affrontati con il rischio che anche in questa stagione estiva quanto stabilito in sede regionale si tramuti anziché in maggiori servizi e tutele, in una lista di violazioni dei diritti dei cittadini specie per chi è svantaggiato sia dal punto di vista sociale che economico”.

Alla luce di queste problematiche sembra che il Comune di Brindisi non sia ancora intervenuto. In particolare sarebbe necessario rendere fruibili alcune spiagge libere come Giancola ed Acque Chiare dove si lamenta l’assenza di servizi igienici e di primo soccorso, per non parlare dell’assenza delle pedane amovibili per raggiungere la battigia. L’ADOC di Brindisi così chiede all’amministrazione comunale che si adottino nell’immediato le opportune misure atte a rendere funzionali, sicuri e fruibili gli spazi liberi lungo il litorale brindisino.

Non solo , qualora non si ponesse rimedio avverte: “E’ intenzione della scrivente quello di attivare tutte le forme di tutela consentite dalla legge al fine di garantire ai cittadini il riconoscimento dei propri diritti il cui venir meno produce inevitabilmente disuguaglianze e danni economici non trascurabili”.

BrindisiOggi

 

 

 

 

 

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