Spedizione punitiva , in quattro prendono a bastonate due giovani, arrestati

CAROVIGNO- Spedizione punitiva, in quattro prendono a bastonate due giovani, arrestati.

E’ accaduto a Carovigno dove finiscono in manette Miki Brandi, 23 anni, Rocco Galeone, 25 anni, Tateo Mino, 20 anni, e Giuseppe Greco, 22 anni, tutti del posto.

FOTO_BRANDI M.L.FOTO_GALEONEFOTO_GRECOFOTO_TATEO MI fatti risalgono alla notte tra il 30 aprile e l’1 maggio quando due giovani di Carovigno furono aggrediti e pestati a sangue con ferite guaribili in 30 giorni.

Un terzo ragazzo, anch’esso obiettivo dei 4 arrestati, era riuscito a scampare all’aggressione solo grazie al tempestivo fermo dei 4 da parte della Polizia di Stato ostunese.

Sul movente, la pista più accreditata quella del regolamento di conti connesso a questioni di droga e relativi debiti non onorati nonché quella della volontà di lavare l’onta di qualche sgarbo subito.

I due ragazzi aggrediti si erano presentati al pronto soccorso di Ostuni dove i medici avevano subito chiesto l’intervento della volante. I due avevano subito raccontato ragazzi di essere stati vittime di una cruenta aggressione a Carovigno, compiuta da 4 individui del posto armati di bastoni di legno del tipo mazze da baseball.

I due malcapitati presentavano significative ferite lacero contuse nella zona del cuoio capelluto, tali da essere ricoverati in osservazione in attesa di ulteriori approfondimenti neurologici oltre ad escoriazioni, contusioni ed ecchimosi in tutte le parti del corpo, solo dopo le cure del caso i poliziotti avevano potuto acquisire tutti gli elementi necessari all’individuazione dei manigoldi.

Gli investigatori subito si erano concentrati sulla ricerca delle auto utilizzate dal malviventi. Una volta intercettate ne era anche nato un inseguimento. Una volta fermate le autovetture, gli agenti avevano effettuato una prima perquisizione che consentiva loro di trovare i bastoni utilizzati per l’aggressione.

Così una volta fermati, i presunti responsabili erano stati condotti in questura.

Qui gli investigatori hanno ricostruito l’intera vicenda. Pare che si trattasse di un’aggressione pianificata a tavolino presso un bar, loro solito punto di ritrovo.

I quattro a bordo di 2 diverse auto avevano quindi raggiunto la casa della prima vittima, attendendo che uscisse fuori. Non appena aperta la porta dell’appartamento, il giovane era stato  raggiunto da una serie infinita di calci, pugni e schiaffi nonché da alcuni colpi di bastone all’altezza del viso e della testa, una raffica di inaudita ferocia.

La vittima , di fatti, non riusciva ad accennare a nessuna forma di reazione, tanto era la furia degli aggressori. Questi ultimi, dopo la punizione, si recavano dalla seconda vittima  e, assalitolo alle spalle, sfruttando un angolo poco illuminato della Villa comunale, lo pestavano bruscamente sino a lasciarlo, quasi esanime, in terra.

Fortunatamente, i 2 venivano soccorsi e trasportati in ospedale per gli improcrastinabili interventi sanitari, visto che i colpi sferrati avevano interessato anche zone vitali come la testa.

Gli aggressori, come se nulla fosse, erano tornati a trascorre la serata con amici.

Pertanto, all’esito della ricostruzione dell’episodio criminale, i riscontri investigativi venivano portati a conoscenza del pm di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Raffaele Casto che concordava a pieno con l’arresto in flagranza di reato dei 4 soggetti, ritenuti responsabili, in concorso, di lesioni personali plurime, aggravate dai futili motivi e dalla premeditazione, per porto abusivo di cose od oggetti atti ad offendere.

Brandi,  Galeone e Tateo  dopo le formalità di rito sono stati ristretti presso i propri domicili in regime di arresti domiciliari.

Greco, con precedenti penali per ricettazione, detenzione ai fini di spaccio e resistenza a Pubblico Ufficiale, d’intesa con l’autorità giudiziaria veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

Nella giornata di ieri u.s., veniva celebrata l’udienza di convalida dell’arresto, all’esito della quale, sulla base del solido impianto accusatorio determinato e messo a disposizione dell’ autorità giudiziaria, l’arresto dei 4 veniva convalidato con l’applicazione per tutti, della misura restrittiva degli arresti domiciliari.

BrindisiOggi

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