Sparatorie e pestaggi, gli interrogati non rispondono, parla solo Giglio: “I soldi li ho vinti”

BRINDISI-  Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere esattamente come Lagatta e Borromeo anche gli altri uomini arrestati nell’ambito dell’operazione Alto Impatto che ha portato in carcere nove e persone e altre due alla misura dell’obbligo di dimora per le sparatorie e i pestaggi avvenuti a novembre scorso. Tutti ad esclusione di Alessio Giglio che ha sostenuto la stessa versione dei fatti già esposta a novembre scorso quando fu arrestato per favoreggiamento e detenzione di arma da fuoco in concorso. Nella sua abitazione i carabinieri trovarono poco più di 9mila euro che gli inquirenti sospettano essere parte del bottino della rapina al portavalori nell’area del centro commerciale Brin park. Giglio, anche oggi durante l’interrogatorio di garanzia svoltosi in carcere alla presenza del suo avvocato Daniela D’Amuri, ha sostenuto che quei soldi erano frutto di una vincita al centro scommesse in corso Roma a Brindisi, vincita che sarebbe stata incassata in contanti esattamente il giorno prima dell’arresto.

Hanno preferito non rispondere alle domande, invece, Antimo Libardo e Lorenzo Russo, entrambi difesi dall’avvocato Andrea D’Agostino, Tiziano Marra, difeso da PaoloAntonio D’Amico, Michael Maggi e Claudio Rillo, difesi da Cinzia Cavallo, e Diego Pupino, difeso da Daniela D’Amuri. Ora gli avvocati potrebbero fare ricorso al Tribunale del Riesame.

Saranno interrogati domani, invece, Damiano Truppi e Vincenzo Vantaggiato, gravati dalla misura dell’obbligo di dimora.

BrindisiOggi

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