LECCE- C’è anche il 32enne torchiarolese Salvatore Notarnicola, tra i 4 arrestati dalla squadra mobile di Lecce, stamane all’alba, nel capoluogo salentino. L’operazione “Reset”, condotta da Guglielmo Cataldi, sostituto procuratore della direzione distrettuale antimafia, ha portato dietro le sbarre anche il 31enne leccese Davide Vadacca, Luca D’Attis, 34enne di Lecce e Alessio Bellanova, 28enne, anch’egli leccese. Gli arresti, secondo gli inquirenti, sarebbero legati agli episodi criminali avvenuti nel nord leccese negli ultimi tempi, e ai diversi colpi di arma da fuoco esplosi in questi giorni nella città barocca ai danni di alcune attività commerciali.
In particolare, per quanto riguarda Notarnicola, il 19 maggio scorso, alcuni colpi di fucile calibro 12 furono esplosi contro l’abitazione del padre, a Torchiarolo, e contro quella della sua compagna. Il giorno seguente, lo stesso trattamento fu riservato a lui stesso, con una serie di colpi d’arma da fuoco contro la sua casa di Lecce. Il 5 settembre, poi, fu la volta della Ranult Clio della convivente di Notarnicola, detto Big Jim, bersaglio dei colpi, ancora una volta, di un fucile. L’arresto di Big Jim e dei suoi sodali, tutti presunti affiliati alla Scu, si inscriverebbe, secondo il ragionamento degli inquirenti, nella lotta intestina per la successione di Roberto Nisi, il boss della Sacra Corona leccese, arrestato a Roma il 12 maggio 2012 nell’operazione Cinemastore.
BrindisiOggi
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