Sparatorie e attentati in autunno a Brindisi: undici arresti, indagata una donna/Video

BRINDISI- Nove  ordinanze di custodia cautelare in carcere, due misure cautelari dell’obbligo di dimora, le sparatorie e gli attentati dell’autunno scorso a Brindisi avrebbero un volto e un nome, sarebbero undici brindisini in tutto, due dei quali già ristretti in carcere.  In carcere finiscono Antonio Borromeo, Alessio Giglio (entrambi già in detenuti), Antonio Lagatta, Antimo Libardo, Michael Maggi, Tiziano Marra, Diego Pupino, Claudio Rillo, Lorenzo Russo. Obbligo di dimora per Damiano Truppi e Vincenzo Vantaggiato. Nell’inchiesta è coinvolta anche una donna che risulta indagata a piede libero. Secondo le investigazioni condotte dai carabinieri della Compagnia di Brindisi sarebbero loro i presunti responsabili di quella serie di sparatorie e attentati verificatesi tra ottobre e novembre dello scorso anno allorquando due fazioni, da un lato Borromeo, Libardo, Russo, Marra  e dall’altro Lagatta, Maggi, Rillo, Giglio e Pupino) si sono fronteggiate a colpi d’armi da fuoco, tra cui kalashnikov.

Su molti episodi riguardanti gli scontri, erano già stati emessi due provvedimenti dell’autorità giudiziaria a carico di 9 persone. Le contestazioni del provvedimento odierno riguardano invece avvenimenti non contenuti nei primi due, per fatti commessi in Brindisi nel novembre 2017, comunque inquadrabili nella stessa dinamica. In  particolare, il 3 novembre 2017 sono stati registrati cinque diversi e distinti episodi criminosi, ovvero: nella mattinata l’incendio di due autovetture di Antimo Libardo ; nel pomeriggio il ferimento di Antonio Fontò con l’utilizzo di arma da fuoco; nella serata  Antimo Libardo si dava a precipitosa fuga a bordo dell’autovettura Mercedes classe A AMG, omettendo di fermarsi al controllo dei carabinieri, impegnando gli stessi in un inseguimento lungo le arterie del quartiere Sant’Elia di Brindisi, durante il quale provocava, tra l’altro, anche il danneggiamento di alcune auto parcheggiate; nella tarda serata prima il ferimento di Loriano Marrazza (fratellastro di MARRA Tiziano) con l’utilizzo di arma da fuoco e successivamente l’esplosione di almeno 19 colpi di arma da fuoco tipo da guerra contro l’abitazione di Antimo Libardo. Questo episodio, in particolare, viene registrato dagli inquirenti come il più violento, i colpi di  kalashnikov attraversano le finestre di una abitazione raggiungendo il salotto dove un uomo totalmente estraneo alla vicenda stava guardando la tv.

Inoltre, nell’ambito del medesimo contesto criminoso, si inserisce l’episodio relativo alla rapina commessa il 6 novembre 2017 ai danni di un furgone portavalori dell’Istituto di Vigilanza privata “Cosmopol” di Lecce. Le attività investigative svolte hanno palesato il diretto coinvolgimento, a vario titolo, di Antonio Lagatta, Claudio Rillo, Michael Maggi, Alessio Giglio e Diego Pupino, tanto nella fase organizzativa, con il ruolo attivo anche di Vincenzo Vantaggiato, zio di Michael Maggi, quanto in quella esecutiva. Nella circostanza, armati di pistola, dopo aver bloccato una guardia particolare giurata, si sono impossessati della somma contante di euro 25.000, incasso del punto vendita “Mc Donald’s” di questo centro poco prima ritirato.

L’attività ha portato, infine, al sequestro di: 4 pistole di vario calibro e relativo munizionamento; 2 autovetture risultate oggetto di furto; parte del provento della rapina per un importo in contanti pari a 10mila euro; abbigliamento utilizzato per il travisamento; 2 ricetrasmittenti, e ha permesso così di sottrarre alla criminalità mezzi e armi che potevano essere utilizzati per ulteriori attività criminali.

Lu.Pez.

 

 

 

 

 

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1 Commento

  1. Gomorra…l ambizione di vindannn.hahaha raga non e un film riprendetevi perche e grave

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